La tragedia ad Artena in provincia di Roma, un neonato di appena due mesi è stato trovato morto in culla dai genitori. Sul corpicino del piccolo è stata disposta l’autopsia, anche se l’ipotesi più avvalorata è che sia trattata della cosiddetta “sindrome della morte in culla”.
Roma, neonato trovato morto in culla dai genitori
Il dramma si è consumato in un’abitazione Artena, piccolo comune in provincia di Roma. Nella notte fra sabato 6 e domenica 7 maggio, i genitori, una coppia di 26enne, si sono accorti che qualcosa non andava ed hanno allertato immediatamente i soccorsi.
Nonostante un disperato tentativo di rianimazione da parte del personale medico per il bimbo di appena due mesi non c’è stato nulla da fare. I sanitari del 118 hanno potuto solamente constatare il decesso del piccolo.
Disposta l’autopsia sul corpicino
Sul posto per accertare l’accaduto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Roma Colleferro per far luce su quanto avvenuto. Il neonato non presentava segni di violenza sul corpo. L’autorità giudiziaria ha disposto comunque l’autopsia sul corpicino del piccolo per chiarire le cause del decesso. La principale ipotesi al vaglio degli inquirenti è che si sia trattato della Sids, sindrome della morte in culla.
Cos’è la sindrome della morte in culla
La sindrome della morte in culla, colpisce i bambini tra un mese e un anno di età. La definizione Sids, che non corrisponde a una precisa patologia, si applica quando si possono escludere, (previa autopsia e analisi accurate dello stato di salute del bambino e delle circostanze della sua morte), tutte le altre cause note per spiegare il decesso del neonato, da malformazioni a eventi dolosi.