Cronaca

Roma, omicidio di Mario Cerciello: anche il collega era disarmato

Omicidio di Mario Cerciello Rega. La notte tra il 25 ed il 26 luglio, quando il carabiniere morì accoltellato da un turista americano, anche il suo collega era disarmato.

Omicidio di Mario Cerciello: anche il suo collega era disarmaoto

La notte tra il 25 e il 26 luglio, quando il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega muore accoltellato dal turista americano Finnegan Elder Lee, anche il suo collega, Andrea Varriale, era disarmato. È lo steso Varriale ad ammetterlo a verbale.

Sulla ricostruzione di quella serata, cominciata a Trastevere alcune ore prima e finita drammaticamente con la morte del militare, le indagini sono ancora in corso: la procura è in attesa dei risultati delle analisi del Ris, che sta esaminando i reperti acquisiti nella stanza 109 dell’hotel Le Meridien, dove alloggiavano Elder Lee e l’amico Gabriel Christian Natale Hjorth, in carcere con l’accusa di omicidio.

Ed è nella prospettiva dell’imminente deposito, che l’avvocato Francesco Petrelli, legale di Natale, ha ottenuto il differimento dell’udienza davanti al Tribunale del Riesame, al quale ha chiesto di annullare l’ordinanza a carico del giovane turista.

L’udienza, fissata per oggi, slitta così al 16 settembre. Elder Lee, invece, ha rinunciato al Riesame e per lui è probabile che, gli avvocati Renato Borzone e Roberto Capra chiedano una perizia psichiatrica.

 

 

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