Cronaca

Roma, Sgarbi indagato per evasione fiscale

Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, è indagato dalla Procura di Roma per un’inchiesta di evasione fiscale riguardante un episodio del 2020. Secondo l’accusa, l’indagato avrebbe omesso di pagare cica 715mila euro di debiti verso l’Agenzia delle Entrate.

Sgarbi indagato per evasione fiscale a Roma

Secondo le prime informazioni, Sgarbi avrebbe partecipato ad un’asta e, nonostante le continue negazioni dello stesso, avrebbe acquistato un’opera d’arte di Vittorio Zecchin per circa 148mila euro tramite la sua fidanzata. Tuttavia, l’acquirente effettivo sarebbe stato proprio Sgarbi.

“Sono indignato dal comportamento di Sgarbi, va bene? Lo vedevo andare in giro a fare inaugurazioni, mostre e via dicendo. Ma mai avrei pensato che si facesse pagare per queste cose”, sono le parole del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Ho subito avvertito chi di dovere – afferma – e segnalato di averlo fatto a Giorgia Meloni. Del resto si sa, non l’ho voluto io e anzi: cerco di tenerlo a debita distanza e di rimediare ai guai che fa in giro”.

“Io non ne sapevo nulla, l’ho appreso leggendo l’articolo del Fatto. Ma se fino a ieri potevo dire di non sapere ora so, e dunque scatta la mia responsabilità. E infatti metterò in essere una serie di atti che potrebbero avere delle conseguenze”. “Va in giro a promettere cose irrealizzabili. E io poi dopo devo andare a spiegare ai giornali che questa cosa non esiste, che non si può fare, che c’è una procedura, che bisogna rispettare le leggi, che tutto va fatto con l’Agenzia del demanio. Se faccio l’elenco delle cose che lui dice che bisogna comprare tocca spendere 1 miliardo che lo Stato non ha. Comunque ho scritto a chi di dovere”.

Le parole degli esponenti del Movimento 5 Stelle

“Le parole di Sangiuliano sul suo sottosegretario Vittorio Sgarbi dopo le rivelazioni del Fatto Quotidiano sono clamorosamente esplicite e segnano un punto di non ritorno per il ministero della cultura. È già forte l’indignazione per quanto emerso dall’inchiesta giornalistica, ma davanti alle dichiarazioni del ministro che ha già preventivamente preso le distanze da Sgarbi non c’è altra via se non le sue dimissioni da sottosegretario. Dopodiché rileviamo con amarezza che un ministero centrale come quello della cultura, con tutte le emergenze e le priorità che dovrebbe affrontare, sia oggetto di un regolamento di conti tra partiti di maggioranza e venga messo al centro del dibattito per questioni di simile bassezza”.

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