Cronaca

Roma: studenti in Dad si riuniscono in un Bar per seguire le lezioni, assembrati e senza mascherina

Senza il lockdown i ragazzi si vedono fuori dalla scuola, riunendosi nei bar non lontani dagli Istituti che ospitano solo il 25% degli studenti

Circa una ventina di studenti delle scuole superiori sono sono dati appuntamento in piazza San Cosimato a Trastevere, dove seduti ai tavoli di un bar, facendo colazione e senza indossare la mascherina, seguivano le lezioni della didattica a distanza. Un “fallimento” delle norme anti contagio nelle scuole, che prevedono il 75% delle lezioni a distanza, ma i ragazzi hanno trovato un altro modo per riunirsi.

Roma: studenti nei Bar per seguire la Dad, il fallimento delle norme anti contagio

Ma non starebbero più distanziati in classe?”, si chiedono gli esercenti della piazza, che non la vedono così animata ormai da settimane. Probabilmente sì: tre ragazze, senza mascherina, in procinto di consumare una colazione, condividono un tavolino tondo. Accanto a loro, il gruppetto è ancora più nutrito. Anche in questo caso, senza mascherina. E dire che in classe gli studenti siedono, per regolamento, a un metro dalle rime buccali: ben più distanti, insomma.

Al netto del “vociare un po’ troppo forte”, così l’hanno definito gli esercenti della piazza che sono rimasti aperti, non si sono certo registrati atti vandalici o danni. Ma il paradosso è comunque evidente: le scuole, considerate luoghi sicuri, dove presidi, collaboratori, corpo docente e famiglie hanno messo a punto regolamenti rigidi per ridurre al minimo le possibilità di contagio, ospitano da questa mattina una manciata di studenti, appena il 25%. Il 75%, invece, dovrebbe rimanere a casa, a far lezione da dietro un pc.

Ma, stavolta, non c’è alcun lockdown, nessuna imposizione di rimanere chiusi a casa. E, a quanto pare, il bisogno di socializzare coi propri coetanei, di confrontarsi con persone diverse dai propri familiari, di vedere la fidanzatina, l’attesa che il proprio sguardo si incontri con quello del 16enne per cui si ha una cotta, valgono più del rischio del contagio. E dire che avrebbero potuto fare tutto ciò a scuola, in totale sicurezza, questi venti studenti. (Fonte: La Repubblica)


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio