Cronaca

Roma, panico in una scuola: uomo armato di accetta prova ad entrare “Sono un vichingo”

Un uomo armato di accetta scatena il panico e prova a entrare in una scuola: questo quanto successo questa mattina a Roma

Un uomo armato di accetta scatena il panico e prova a entrare in una scuola: “Sono un vichingo”, questo quanto successo questa mattina nel quartiere di San Lorenzo, a Roma. Un 28enne è stato fermato dai Carabinieri dopo avere scatenato il panico.

 

 

Roma, panico in una scuola: uomo armato di accetta prova ad entrare “Sono un vichingo”

Grande paura per la presenza di un uomo che si è aggirato tra via dei Saffi e via dei Sabelli, spingendosi sino agli ingressi di due scuole, danneggiando alcune auto e spaventando i passanti urlando di essere “un vichingo”. Decine le telefonate arrivate al 112 per segnalare la presenza dell’uomo, identificato poi dai carabinieri in un 28enne residente in zona. La sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria.

 

 

 

Un episodio simile

Già lo scorso giugno si era verificato un episodio simile. In quel caso era stato fermato un 29enne che, in preda al delirio e affermando di “vedere draghi”, aveva provato a entrare nell’asilo nido Lucignolo e Pinocchio di via dei Sabelli. Tanta la frustrazione dei residenti, che esasperati hanno chiesto azioni concrete anche da parte della presidente di Municipio e lanciato un appello a scendere in piazza per protesta.

 

 

La denuncia di Melissa: “Ho paura, di notte non esco più”

Sull’accaduto è intervenuta anche la scrittrice Melissa Panarello, che a San Lorenzo abita e che già in passato aveva denunciato su Facebook la difficile situazione in cui vivono gli abitanti del quartiere: “Non si è nuovi a tutto questo. Ieri, al solito parchetto brutto, il solito senzatetto ubriaco e molesto che il giorno prima aveva tentato di fare un borseggio e poi si era messo a rincorrere me, che mi sono rifugiata dentro un negozio di animali, è stato arrestato per la milionesima volta, ma fra due giorni tornerà al parco dei bambini a far vedere l’uccello mentre brandisce bottiglie di vetro. Mentre lo arrestavano, però, entrava un altro che urlava e io per paura mi sono avvicinata a due operai che stavano lì per proteggere me stessa e mio figlio. Ho paura di fare tutto, di giorno e di notte. Di notte non esco più. Ci devo pensare due volte prima di mettermi il cappotto. I pazzi sono ovunque, ma qui ce ne stanno davvero troppi e molti non sono pazzi, ma gente che si prende la qualunque di notte e alle 8 è ancora strafatta”.

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