Romina Carrisi, l’ultimogenita di Al Bano e Romina Power, ieri è stata ospite a Oggi è un altro giorno, lo show di Rai Uno condotto da Serena Bortone, e ha tirato in ballo Barbara D’Urso, spiegando di vedere la tv nel suo futuro lavorativo, ma di escludere di partecipare a reality o a trasmissioni che non fanno emergere il meglio di sé stessa.
Romina Carrisi contro Barbara D’Urso
E’ stata proprio Romina a tirare fuori il nome della D’Urso’: “A me piacerebbe continuare a fare sia cinema sia televisione, purtroppo però non dipende solo da me, ma anche da chi deve prendere le decisioni dall’alto. Ovviamente valuto tutte quelle offerte che reputo consone alla mia persona. Non andrei mai in dei contenitori che non mi appartengono e che non fanno emergere le parti migliori di me. Insomma dalla d’Urso non ci andrei mai!”.
Romina partecipò nel 2005 alla terza edizione dell’Isola dei Famosi con suo padre Al Bano: “Perché ho partecipato? Mi incuriosiva l’idea di vivere su un’isola deserta e sperimentare tutte le sensazioni connesse. Col senno del poi non avrei assolutamente partecipato perché non ero pronta e non avevo le giuste attrezzature, né emotive né psicologiche né fisiche, per affrontare un’esperienza del genere”. “Oggi non accetterei nessun reality. Me li hanno proposti ma io credo che non possa dare il mio meglio in un reality, innanzitutto perché non contano le dinamiche interne quanto invece quelle esterne che vogliono intrecciare: non mi va di andare a mettere in mezzo la mia famiglia o terzi”, ha quindi concluso.
Tutti contro la conduttrice napoletana
Anche Yari Carrisi, altro figlio di Al Bano e Romina, si scagliò in passato contro D’Urso. “La D’Urso deve morire“, aveva scritto su Instagram. Una frase che gli è costato un decreto penale di condanna. Solo successivamente Yari ha tentato di giustificarsi dicendo che quello della d’Urso è “tipo di show che non aiuta a vivere meglio ma è cattivo ed ignorante e si approfitta della gente e delle sventure delle persone, ed è ora di relegarlo al passato“. E addirittura, il suo programma fu paragonato a un “virus” che “da anni si è propagato in tutte le case d’Italia“.
