Cronaca

Ruby ter: giudici, inutilizzabili verbali ragazze

Ruby Ter, dichiarazioni ragazze inutilizzabili: la decide la settima penale accogliendo un'istanza della difesa di Silvio Berlusconi

Sono state dichiarate “inutilizzabili” dai giudici di Milano del caso Ruby ter le dichiarazioni delle giovani presenti alle serate di Arcore e rese come testimoni nei due processi sul caso Ruby. Lo ha deciso la settima penale accogliendo un’istanza della difesa di Silvio Berlusconi.

Ruby Ter, dichiarazioni ragazze inutilizzabili 

Questa ordinanza è importantissima – ha commentato l’avvocato Federico Cecconi perché di fatto si dice che le dichiarazioni nel Ruby 1 e 2 sono inutilizzabili per un vizio patologico”. Al momento attuale noi non sciogliamo la riserva in maniera definitiva” su un possibile esame di Silvio Berlusconi come imputato nel processo milanese sul caso Ruby ter, ma “l’intendimento è quello, per adesso, di riservarci le dichiarazioni spontanee” nelle prossime udienze, ha spiegato l’avvocato Cecconi a margine dell’udienza ancora in corso.

Parla l’avvocato

Il legale ha chiarito che se ci sarà “margine ancora per poter riservarci” anche un eventuale interrogatorio “prenderemo tempo e questo anche alla luce di una valutazione complessiva dell’andamento dell’istruttoria e in base a chi verrà sentito in sede di esame degli imputati”.

Il caso Ruby

Le accuse sono conseguenti alla vicenda della allora diciassettenne marocchinKarima El Mahroug (Fquih Ben Salah, 1º novembre 1992), detta Ruby Rubacuori, accompagnata, nella serata del 27 maggio 2010, presso la Questura di Milano di via Fatebenefratelli per identificazione, in quanto sospettata di furto e priva di documenti di riconoscimento.

 La prostituta brasiliana Michelle Conceicao, che ospitava Ruby nella sua casa, decise di telefonare all’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per avvertirlo. Berlusconi, quindi, telefonò al Capo di Gabinetto della Questura, dottor Pietro Ostuni, per chiedere che Ruby fosse affidata a Nicole Minetti (consigliere regionale del PdL), invece che a una comunità per minorenni. La questura affidò dunque la minorenne Ruby alla consigliera regionale.

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