Aggressione omofoba a Salerno, il titolare del locale si difende: “Sono accuse diffamatorie”. Lo riporta l’odierna edizione de La Città. La presunta vittima, che ha denunciato lo scorso primo maggio le violenze da parte dell’uomo, è un ex dipendente di 32 anni, di origini onduregne ma residente a Baronissi.
Aggressione omofoba a Salerno, il titolare si difende dalle accuse
A riportare la smentita del dipendente è l’avvocato difensore Luigi Palmieri del Foro di Salerno che dichiara che “si smentisce categoricamente il calunnioso addebito che sarà oggetto di accertamento nelle opportune sedi giudiziarie, ove le parti costituite saranno chiamate a rispondere anche delle notizie lesive del buon nome” del suo assistito”.
Secondo le prime informazioni, la presunta vittima, che lo ha denunciato lo scorso primo maggio attraverso l’associazioen Arcigay Salerno, è un ex dipendente dello stesso indagato di 32 anni, di origini onduregne e residente a Baronissi.
La nota dell’avvocato difensore
“Preme inoltre precisare – aggiunge l’avvocato Palmieri – che il mio assistito, prescindendo dalle vicende giudiziarie che si instaureranno, è profondamente turbato dalle indebite e diffamatorie accuse che lo vedrebbero autore di condotte violente volte, altresì, a discriminare e a denigrare in ragione dell’orientamento sessuale e della razza, evidentemente strumentalizzate al fine di ottenere il favore mediatico e tese ad amplificare una vicenda che ha il solo scopo di celare banali dissapori per la cessazione del rapporto di lavoro con il mio assistito”. Su quest’ultimo aspetto, l’avvocato Palmieri precisa che “la falsa ricostruzione dei fatti è riconducibile ai sentimenti di rancore” che il 32enne “nutre nei confronti del mio assistito per talune condotte consumate sul luogo di lavoro che saranno dettagliatamente sottoposte all’attenzione della competente Autorità giudiziaria”. Palmieri conclude evidenziando, inoltre, che il suo assistito “è da sempre vicino alle minoranze e alla comunità Lgbtqia+ nonchè sostenitore dei diritti di questi ultimi e della loro tutela”.