Non venti come lo scorso anno, ma addirittura ventidue Big in gara calcheranno il palco del Teatro Ariston da martedì 7 a sabato 11 febbraio. Carlo Conti, al suo terzo Festival di Sanremo da conduttore e direttore artistico, ha giustificato questo aumento di canzoni in gara con la qualità più elevata delle proposte di quest’anno.
Una curiosità raccontata dal portale Magnaromagna, è che il primo festival della canzone italiana non fu organizzato a Sanremo bensì in un locale della Versilia, La Capannina, nel 1948. Dopo due anni di esperimenti si decise di organizzarlo a Sanremo, dal 1951. Inizialmente la sede non era il teatro Ariston, bensì il Casinò. Fino al 1954 il festival si poteva solamente ascoltare via radio, poi vi fu l’avvento della televisione, dal 1955.
Visto che i nomi e le canzoni sono così tante, forse è bene fare un ripasso veloce, ecco i cantanti in gara raccontati dalle schede del Il Fatto Quotidiano.
I cantanti
Al Bano – Di rose e di spine
Alla quindicesima partecipazione in 49 anni, Al Bano torna a Sanremo a sei anni dall’exploit del 2011, quando si era piazzato al terzo posto con il tormentone cult “Amanda è libera”. Il bilancio del lungo rapporto con il Festival è più che positivo per il reuccio di Cellino San Marco: ha vinto una sola volta nel 1984, cantando in coppia con Romina Power “Ci sarà”, ma ha collezionato anche due secondi e tre terzi posti, riuscendo a non andare mai oltre la nona posizione in classifica. Settantaquattro anni il prossimo maggio, Al Bano è tutto fuorché fuori moda.
Elodie – Tutta colpa mia
Seconda classificata nella scorsa edizione di Amici di Maria De Filippi, Elodie sbarca a Sanremo con la benedizione importante di Emma Marrone. Il suo primo album “Un’altra vita” ha conquistato il disco d’oro, e adesso Elodie prova a spiccare il volo cimentandosi nella sfida più grande di tutte: resistere al peso del palco dell’Ariston, che solitamente offre due strade possibili ai giovani di talento che lo calcano: la consacrazione o l’eclissi.
Paola Turci – Fatti bella per me
Decima partecipazione in gara al Festival per l’apprezzata cantautrice romana. L’esordio è datato 1986 nella categoria Nuove Proposte (nella quale gareggerà anche nel 1987 e nel 1988), mentre la consacrazione arriva nel 1989 con Bambini, con la quale vince la categoria “Emergenti” e si aggiudica per il terzo anno consecutivo il Premio della Critica. L’ultima esperienza in gara è del 2001, mentre nel 2008 e nel 2014 è stata ospite rispettivamente di Max Gazzè e Riccardo Sinigallia nella serata dedicata ai duetti.
Samuel – Vedrai
Conclusa la lunga e gloriosa esperienza dei Subsonica, Samuel prova a ripartire come solista da Sanremo, dove la band torinese aveva partecipato nel 2000 con la splendida “Tutti i miei sbagli”. Il suo primo album da solista, che uscirà il 24 febbraio e si intitolerà “Il codice della bellezza”, è stato anticipato dall’uscita di due singoli (La risposta e Rabbia), a cui si aggiungerà il brano in gara a Sanremo.
Fiorella Mannoia – Che sia benedetta
È considerata la vincitrice annunciata di questo Festival di Sanremo, anche se c’è da tenere in considerazione il peso del televoto, che solitamente tende a premiare artisti con una fanbase più “adolescenziale” e attiva sul web. Manca da Sanremo addirittura dal 1988 ed è alla sua quinta partecipazione. Al Festival ha lanciato pezzi poi diventati dei classici come Caffè nero bollente (1981), Come si cambia (1984), Quello che le donne non dicono (1987).
Michele Bravi – Il diario degli errori
Fabrizio Moro – Portami via
Giusy Ferreri – Fa talmente male
Gigi D’Alessio – La prima stella
Raige e Giulia Luzi – Togliamoci la voglia
Ogni edizione del Festival ha un duetto inedito, quasi strambo. Quest’anno tocca a Raige e Giulia Luzi: Raige è un rapper, appartenente al gruppo musicale One Mic, con Ensi e Rayden. Lei attrice e cantante pop, Giulia Luzi comincia a lavorare nel mondo dello spettacolo addirittura a 10 anni, quando doppia Miley Cyrus nella serie Disney “Hannah Montana”. Il successo arriva nel 2013 con il musical Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo di David Zard, in cui interpreta la protagonista accanto a Davide Merlini, ex concorrente di X Factor. La Luzi nel 2015 ha partecipato a Tale & Quale Show, il fortunato show del venerdì sera condotto da Carlo Conti.
Ron – L’ottava meraviglia
Ron ha esordito nel 1970, quando l’allora diciassettenne Rosalino Cellamare partecipava in abbinamento con Nada co “Pa’ diglielo a ma‘”. Nel 1988 ritorna con“Il mondo avrà una grande anima” (che si piazza solo al ventunesimo posto), mentre il 1996 è l’anno del trionfo con “Vorrei incontrarti tra cent’anni” (in coppia con Tosca). Torna a Sanremo anche nel 1998, nel 2006 e nel 2014, senza mai riuscire a ripetere l’exploit del ’96.
Ermal Meta – Vietato morire
Dopo una lunga gavetta da autore di brani di successo per altri cantanti, Ermal Meta ha finalmente conquistato l’attenzione che merita grazie al terzo posto tra i Giovani del Festival dello scorso anno con “Odio le favole”. Quest’anno l’autore albanese sbarca tra i vip con un brano che, secondo chi lo ha ascoltato, regala rara intensità.
Michele Zarrillo – Mani nelle mani
Altro veterano sanremese, Zarrillo torna a Sanremo per la dodicesima volta addirittura a 36 anni dall’esordio con su Quel pianeta libero. L’anno successiva ritorna con “Una rosa blu”, senza però riuscire a raggiungere la finale. Nel 1987 vince la categoria Nuove Proposte con La notte dei pensieri, mentre tra le successiva partecipazioni merita un cenno quella del 1994, con la bella Cinque giorni che si piazza al quinto posto.
Lodovica Comello – Il cielo non mi basta
Fortissima sui social, lanciata nella carriera di conduttrice televisiva su Sky, l’ex star italiana di Violetta prova a fare sul serio, cimentandosi sul palco più ambito per un artista di casa nostra. Continua a condurre programmi di successo su Tv8: Italia’s got Talent, Kid’s got talent e Singin’ in the car, mostrando una versatilità artistica che l’ha resa uno dei personaggi più interessanti della nuova generazione italiana.
Sergio Sylvestre – Con te
Vincitore dell’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi, il gigante buono americano si converte all’italiano per partecipare a Sanremo, proprio nell’edizione co-condotta da chi lo ha lanciato. Voce calda e profonda, carattere docile a dispetto della mole, Sergio è indubbiamente una delle voci più interessanti degli ultimi anni. Questo Festival, in un senso o nell’altro, potrebbe segnare la svolta della sua giovane carriera.
Clementino – Ragazzi fuori
A Sanremo c’è già stato lo scorso anno con “Quando sono lontano” e aveva già convinto pubblico e critica grazie anche alla splendida cover di Don Raffaè di Fabrizio De Andrè. Quest’anno, Clementino torna in gara con un altro brano dedicato ai giovani del Sud, mostrando ancora una volta un impegno sociale molto spiccato e confermandosi forse uno dei migliori esponenti del rap meridionale degli ultimi anni.
Alessio Bernabei – Nel mezzo di un applauso
Anche lui nato nella fabbrica di successi di Amici di Maria De Filippi, Bernabei è al suo terzo Festival consecutivo (il primo con i Dear Jack, l’altro da solista). “Noi siamo infinito”, dalle sonorità molto internazionali e con ammiccamenti ad altri pezzi di grande successo globale, ha avuto un buon successo di vendita. Quando aveva lasciato i Dear Jack, molti avevano decretato la sua fine e non quella della band. L’evidenza pare abbia dimostrato il contrario.
Chiara – Nessun posto è casa mia
Altro frutto dei talent, Chiara Galiazzo, uscita da X Factor è una di quelle promesse mai totalmente mantenute della musica italiana. È al terzo Sanremo (i primi due nel 2013 e nel 2015) e forse è il momento che scoppi davvero, questa ragazza dalle potenzialità enormi.
Francesco Gabbani – Occidentali’s Karma
Il vincitore del Sanremo Giovani, si presenta di nuovo, questa volta tra i Big ed esordisce con un brano che, secondo chi lo ha ascoltato, prova a seguire le orme di Battiato. Lo scorso anno “Amen” è stato uno dei tormentoni del Festival, con la vittoria arrivata dopo un problema tecnica con il voto della Sala Stampa che ne aveva decretato l’erronea esclusione dalla finale.
Bianca Atzei – Ora esisti solo tu
Dopo il Sanremo 2015, la Atzei torna al Festival sperando di riuscire finalmente a far decollare una carriera che sembra non volere esplodere mai. Più che ostinazione, sembra accanimento terapeutico. Evidentemente deve molto a Carlo Conti, visto che ha partecipato anche a Tale & Quale Show.
Marco Masini – Spostato di un secondo
Ottavo Sanremo per un altro Highlander della musica italiana. Dato per finito troppo sbrigativamente, Masini torna a Sanremo a due anni dalla bella “Che giorno è “, a 27 anni dalla vittoria con “Disperato” tra le Novità e a 13 dalla vittoria de L’uomo volante nel Sanremo senza major condotto da Simona Ventura.