La moda dei tatuaggi ha oramai invaso l’Italia. In moltissimi, dai giovani ai più anziani, hanno deciso di farsi marchiare la pelle indelebilmente. Ora però un allarme di oggi, 15 febbraio, del Ministero della Salute preoccupa molti tatuati e tatuatori. Un inchiostro per tatuaggi denominato “Caramel“, boccetta da 30 ml di pigmento giallo-arancio, prodotto dalla Eternal Ink. Brigton 7987 Lochlin DR Michigan USA, importato e commercializzato in Italia dalla Ditta Barbers Dts, Unit 25, Shortwood Court, Shortwood Business Park, Dearne Valley Parkway, Barnsley S74 9lh, UK è altamente tossico in quanto può provocare il cancro.
L’allerta del Ministero della Salute
L’allerta sulla tossicità del liquido inchiostro arriva dal Ministero della salute dopo degli esami svolti il 09/12/2017 all’Istituto superiore di sanità. Purtroppo però il divieto di vendita è arrivato solo oggi. Come riporta la segnalazione dei provvedimenti adottati dal dicastero, in una nota di ARPA Piemonte, il prelievo è stato eseguito dal servizio di Igiene e Sanità pubblica SISP ASL AT presso NEMO TATTOO, via C. Colombo, 21 – 14030 Rocca D’Arazzo (AT).
Le analisi eseguite dalla Agenzia Provinciale per l’Ambiente del Piemonte, hanno rinvenuto presenza di ANIDISINA (CAS 90-04-0) in concentrazione pari a 16 mg/kg; TOLUIDINA (CAS 95-53-4) in concentrazione pari a 64 mg/kg; le ammine aromatiche non devono essere presenti ai sensi della Risoluzione Europea 2008 Res AP (2008)1. Le ammine aromatiche ai fini della classificazione Regolamento CLP sono classificate con l’indicazione di pericolo H350.
Il rischio che corre chi è stato tatuato con il liquido è quello di ammalarsi di cancro. Esplode così, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il rischio di ammalarsi per gli amanti dei tatuaggi che hanno recentemente fatto uso di quei colori, nonostante lo smaltimento dei prodotti dichiarati tossici. Le misure obbligatorie adottate dal Ministero Salute che sono di portata nazionale, sono il divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo. L’allerta, è stata pubblicata dal dicastero sul nuovo portale dedicato agli allarmi consumatori e reazioni a notifiche di prodotti non alimentari pericolosi nella sezione “Avvisi di sicurezza“.