Cronaca Salerno, Salerno

Battipaglia, Casoni Rossi ancora a rischio: il Comune non li acquista

BATTIPAGLIA. A Battipaglia si ritorna sulla questione dei Casoni Rossi di Santa Lucia: il Comune non li acquista per 20mila euro e adesso si rischia la messa in sicurezza dopo il passaggio ai privati.

Il Comune non acquista i Casoni Rossi di Santa Lucia: il Tar aveva disposto la loro messa in sicurezza

Ritorna alla ribalta, dopo alcuni anni, la questione dei Casoni Rossi di Santa Lucia, i due edifici storici del XVII secolo per i quali il TAR, circa un mese fa, si è pronunciato a favore della loro immediata messa in sicurezza: gli immobili sono stati dichiarati pericolosi per la pubblica incolumità e per la sicurezza urbana a causa dello stato di degrado avanzato in cui versano. Sugli stessi grava un’ordinanza del 16/10/2018, mediante la quale il Sindaco di Battipaglia, ordinava alla Santa Lucia Abitazioni Meridionali s.r.l. (S.L.A.M.), quale proprietaria dei Casoni, di provvedere alla realizzazione degli interventi di ristrutturazione necessari. Il Comune di Battipaglia avrebbe potuto esercitare il “diritto di prelazione” sul plesso storico, ma, secondo quanto dichiarato dall’attuale Amministrazione Comunale, a causa della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale cui l’Ente è sottoposto e per la conseguente impossibilità per lo stesso di ulteriore indebitamento, ha rinunciato a tale diritto.

Tutto questo ha comportato che la S.L.A.M. ha potuto cedere la proprietà degli ex Casoni Doria ad un nuovo acquirente per la irrisoria cifra di 20.000,00 euro. Il nuovo proprietario si dovrebbe far carico di ottemperare ai lavori di ristrutturazione, il che sembra quanto meno complicato, visto lo stato di degrado dei Casoni aumentato, repentinamente, negli ultimi anni. La società S.L.A.M., proprietaria dell’area, aveva ricevuto il permesso a costruire nel 2009 alle spalle dei casoni con abbattimento del Casone A e ristrutturazione del Casone B che doveva essere adibito alla pubblica utilità con la creazione di un museo ed altro.

Nel 2010 la Sovrintendenza dei Beni Culturali di Salerno bloccava questo abbattimento e poneva il vincolo su entrambi i fabbricati. Sembra che dopo questo vincolo non sia stata ancora ricalcolata la volumetria disponibile per la società SLAM. Inoltre bisogna capire cosa voglia fare questo nuovo proprietario vista la presenza del vincolo. Siamo alle solite, ancora una volta uno dei tanti beni storici di Battipaglia viene abbandonato. Dopo lo scempio della ristrutturazione della Castelluccia, fatta non rispettando la struttura storica preesistente, con l’assenza di controlli da parte della Sovrintendenza e dell’Amministrazione Comunale, anche I Casoni Doria rischiano di essere deturpati o addirittura abbattuti. Eppure questa strutture hanno un alto valore simbolico, storico, artistico e devono essere preservati e protetti con le tutele del vincolo ambientale, storico e paesaggistico con tutte le altre strutture storiche di Battipaglia: Castelluccia, Complesso Conventuale S.Mattia, Masserie storiche, Torre dei Raj, insediamenti protoindustriali (tabacchifici, industrie conserviere), ecc.


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