I cinque medici indagati nel caso di Concetta Salvatore, la donna di 68 anni di Calabritto morta dopo un intervento chirurgico a Battipaglia, sono finiti a processo. I sanitari sono accusati di essere i responsabili delle complicanze di salute della donna sottoposta a intervento per rimuovere un calcolo biliare.
Battipaglia, Concetta Salvatore morta dopo intervento chirurgico: al via il processo
Concetta Salvatore, una donna di 68 anni, è deceduta il 25 maggio dello scorso anno presso l’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, dove era stata ricoverata per rimuovere un calcolo biliare. Cinque medici sono ora a processo, accusati di negligenza medica che avrebbe portato al suo decesso.
Secondo le accuse, i medici avrebbero optato per un trattamento conservativo nonostante la situazione richiedesse un intervento chirurgico d’urgenza. La famiglia della vittima ha presentato denuncia, e ora sarà il Tribunale di Salerno a valutare le responsabilità dei medici.
Le accuse
I cinque medici coinvolti nel caso di Concetta Salvatore sono accusati di negligenza medica. Le accuse specifiche includono: mancata diagnosi tempestiva in quanto non avrebbero riconosciuto immediatamente la gravità della situazione clinica della paziente, della scelta di un trattamento inadeguato in quanto avrebbero optato per un trattamento conservativo invece di un intervento chirurgico d’urgenza, che era necessario, del ritardo nell’intervento in quanto anche dopo aver deciso di operare, ci sarebbe stato un ritardo nell’esecuzione dell’intervento chirurgico e della carenza di monitoraggio post-operatorio. I medici infatti non avrebbero monitorato adeguatamente la paziente dopo l’intervento, contribuendo al peggioramento delle sue condizioni. Queste accuse sono ora al vaglio del Tribunale di Salerno, che dovrà determinare se ci sia stata effettivamente negligenza da parte dei medici.