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Battipaglia, parlano i 5 Stelle. «Mai succubi di Grillo»

BATTIPAGLIA. L’Occhio di Salerno ha incontrato Giuseppe Nobile, attivista del Movimento 5 Stelle di Battipaglia:

Come nasce la sezione del Movimento 5 Stelle di Battipaglia?
– Non è una vera e propria sezione perché praticamente abbiamo cominciato in due poi come dice Grillo praticamente il Movimento 5 Stelle è come un autobus nel senso che ad ogni fermata c’è chi sale e chi scende. Noi abbiamo seguito il metodo partecipativo che è quello tipico del Movimento, cioè le cose si fanno insieme. Infatti qualsiasi cosa noi facciamo è diversa da quella degli altri partiti dove c’è il segretario che pensa praticamente a tutto. Da noi ci sono dei gruppi di lavoro. Battipaglia nasce come appendice di Salerno perché di fatto all’inizio, quando stavo solo io, noi attivisti dobbiamo scambiarci le cose e io praticamente venivo a Salerno. Si facevano le riunioni a Salerno e il grande attivismo mio, nei primi due anni, è stato proprio nel comune di Salerno. Tante volte, praticamente, io e Andrea Cioffi, ci mettevamo i gazebi sulle spalle e venivamo a mettere i banchetti qui a Salerno. Abbiamo fatto tante iniziative carine, bei ricordi.
Quant’è difficile far sentire la propria voce in un contesto come quello di Battipaglia?
– Allora, dipende dall’interlocutore. Fare politica per un cittadino non è una passeggiata effettivamente. Occorre preparazione, competenza, capacità di studiare, capacità di cercare documentazione o informazioni, capacità di stare sul territorio e di parlare con la gente. È un bel lavoro. Puoi far crescere quelle che tu chiami sezione, ovvero i gruppi locali. Li fai crescere così con le competenze e un metodo consolidato che è quello soprattutto di ascolto. La caratteristica del Movimento, rispetto agli altri partiti, è che i gruppi si formano spontaneamente e ci interessa una coesione all’interno del gruppo. Ma c’è il rischio che questa coesione non c’è perché non esiste il capobastone, come nel caso del partito, che viene nominato dal segretario provinciale, regionale o “viene eletto” ma di fatto è sempre un meccanismo così. I gruppi del Movimento 5 Stelle si autoformano, si coalizzano su degli obiettivi. Il Movimento 5 Stelle nasce a valle dei Meetup. Prima del Movimento 5 Stelle, per 5 anni sono stati i Meetup che sono una piattaforma di comunicazione che è la prima piattaforma di comunicazione nata in Italia che praticamente è americana e su quella è cresciuta una comunità di interessi e obiettivi comuni. La tua domanda, entrando un po’ più nello specifico, dipende. Dipenda da chi hai di fronte. Noi normalmente siamo al di fuori delle istituzioni. Ci proviamo ad entrare perché questo è l’obiettivo del Movimento 5 Stelle perché per 5 anni tante persone hanno provato ad interagire, come stiamo facendo ancora noi e ancora facciamo per quanto siamo fuori dalle istituzioni ed interagire con un pupazzo di cemento che non ti ascolta. È sordo alle richieste dei cittadini che stanno fuori e allora tu puoi fare tutte le grida di questo mondo però di fatto ci si rende conto, e se ne è reso conto prima di tutto Beppe Grillo, che se non entri in quei palazzi, ma ci devi entrare con la stelletta, devi andare a controllarli fisicamente cosa fanno è molto difficile. E quindi il nostro obiettivo nasce per questo: entrare nelle istituzioni.
Tante sono state le proposte avanzate da voi come il fondo 8Xmille da destinare agli edifici scolastici o il pullmino per ragazzi disabili che frequentano la scuola superiore. Come nascono queste iniziative?
– Queste iniziative nascono praticamente dall’ascolto dei cittadini. Allora, quello che ci differenzia dagli altri partiti ancora una volta è il fatto che noi facciamo banchetti continuamente. Ne faremo un altro domenica (riferendosi a domenica 26 ottobre ndr). Noi stiamo praticamente quasi ogni 15 giorni, compatibilmente con le nostre forze ovviamente, siamo per quante possibile in mezzo la strada. E in mezzo la strada le persone si avvicinano. Le persone ti portano i problemi e ti chiedono di risolverli. Quindi praticamente è un nostro onere. Allora tu da una parte puoi avere il cittadino che ti da una mano e si risolve il problema da solo e allora praticamente si usa la stellina del Movimento, il simboletto, solo per avere un canale preferenziale per chiedere di interagire con le istituzioni perché se Peppe Nobile dice una cosa probabilmente è Peppe Nobile che lo dice ma se lo dice un gruppo di cittadini che si chiamano Movimento 5 Stelle, che è una forza politica che ha un quarto dei voti degli italiani che vanno a votare è un’altra cosa, è diverso. Quindi ha una valenza diversa. Ovviamente devi metterci sempre la qualità. La proposta, per esempio, del pullmino per disabili nasce da una richiesta specifica di un insegnante di sostegno, che noi tra l’altro abbiamo anche ringraziato pubblicamente per la sua iniziativa, con una lettera aperta che noi abbiamo scritto e abbiamo ringraziato il professore Del Vecchio che si è fatto promotore di quest’iniziativa per noi. Ovviamente noi abbiamo sposato quest’iniziativa e l’abbiamo portata avanti però ci voleva anche l’ascolto dall’altra parte perché se tu hai un’istituzione che è sorda dall’altra parte tu puoi fare tutte le proposte più belle di questo mondo ma se l’istituzione dall’altra parte è sorda, come nell’80% dei casi anzi diciamo anche quasi nell’99% dei casi, è difficile e devi necessariamente entrarci. Noi abbiamo, nella sfortuna nostra che praticamente Battipaglia come comune disastrato, abbiamo una fortuna che ci sentiamo di rivendicare, veramente perché noi abbiamo dei commissari che nella storia di Battipaglia non abbiamo mai avuto, come qualità,come impegno e come professione. Abbiamo dei commissari che fanno mezzanotte e lavorano. E soprattutto hanno un’attenzione particolare per le esigenze dei cittadini che sono le stesse nostre. Quindi, di fatto, perché siamo riusciti a stare 5 ore a discutere in modo amabile, pacata con il commissario? Perché, praticamente, non fai in tempo a fare una proposta che lui ti dice ‘Già l’ho fatta’ (ride ndr). È una cosa straordinaria. Infatti noi siamo veramente soddisfatti. Noi abbiamo detto al dottor Iorio di tentare di restare il più possibile, lo candideremo come sindaco (ride ndr).
Quali sono le proposte attualmente in cantiere del Movimento 5 Stelle di Battipaglia?
– Allora, l’ultima iniziativa che noi abbiamo seguito, anzi due, una che ha portato avanti Enrico Farina che è un altro nostro attivista, uno psicologo con 3 lauree ed è una persona molto preparata e molto in gamba, ha portato avanti questa petizione per quanto riguarda il rischio idrogeologico. Ne abbiamo cominciata già una qualche settimana fa per quanto riguarda l’esondazione del fiume Tusciano perché lì praticamente sappiamo che esistono dei problemi strutturali e sappiamo anche che esistono dei fondi regionali disponibili per cui siamo partiti con una petizione al presidente della Regione Campania chiedendo che fine hanno fatto questi fondi e questo è una cosa che è stata poi condivisa, essendo regionale, da tutti gli attivisti della nostra provincia. Hanno firmato tutto praticamente, tutto il comprensorio da Acerno, Olevano, Campagna e Battipaglia, cioè tutti i comuni interessati dal passaggio del fiume Tusciano. Quindi, praticamente, stiamo seguendo questa cosa e in questo caso i nostri parlamentari ci danno una mano perché ovviamente hanno la possibilità di seguire direttamente questi fondi che fine hanno fatto e quindi siamo in collegamento diretto con loro. La seconda petizione fatta da Enrico (Farina ndr) è la petizione che è stata fatta per la strada di Acerno. Non so se hai visto anche tu il comunicato stampa. Praticamente anche lì c’è stato un grosso sforzo, desiderio. Abbiamo coinvolto un deputato e un senatore per seguire che diavolo è successo in quella strada, una strada regionale praticamente crollata che sta ancora così. È uno scenario apocalittico. Abbiamo avviato quest’attività sulla questione delle multe. Noi ovviamente seguiamo giorno per giorno le attività dei nostri parlamentari, in tutte le varie commissioni. Noi portiamo sul territorio le proposte che vengono da Roma. Loro fanno il loro lavoro a Roma, noi lo seguiamo e lo copiamo. E così nasce anche, per esempio, l’8Xmille. L’8Xmille è stata una cosa per la quale il commissario anche ci ha ringraziato perché è un’enorme opportunità di finanziamento. Noi siamo su un territorio veramente disastrato sia da un punto di vista ambientale sia dal punto di vista del lavoro dove c’è tanta disoccupazione, fabbriche che chiudono e quindi c’è bisogno di un’attenzione particolare. Quindi, noi dobbiamo in qualche modo farci parte attiva come cittadini a suggerire opportunità di finanziamenti, metodi di risorse che anche queste delle multe potrebbe essere un’opportunità. Infatti, la petizione che abbiamo messo con la commissione è messa così: le multe possono essere utilizzate anche dentro al lavoro. Noi abbiamo sempre quest’attenzione. L’attenzione per la Btp Techno che è un grosso problema che abbiamo a Battipaglia, uno dei tanti ovviamente che ci sono perché non è l’unica fabbrica che si avvia alla chiusura ma ce ne sono parecchie. Quindi c’è un’attenzione particolare che noi sposiamo sul territorio, mutuiamo e mandiamo a Roma, ovviamente coinvolgendo in queste attività anche i parlamentari.
Oltre all’8Xmille ed il pullmino per diversamente abili, fin ora, quali sono stati gli obiettivi raggiunti dal Movimento 5 Stelle a Battipaglia?
– Noi abbiamo raggiunto più obiettivi da aprile da quando abbiamo avuto la commissione straordinaria. Prima praticamente possiamo dire tranquillamente di esser stati ignorati dalla politica. Questo lo diciamo tranquillamente. Noi abbiamo portato diverse iniziative. Diciamo che con le prime iniziative noi abbiamo avuto difficoltà ma non da parte dei funzionari del comune che sono straordinari e si sono sempre messi a disposizione delle nostre richieste ma le difficoltà principali sono state proprio la capacità di ascolto. Noi abbiamo portato delle proposte, per esempio sul Wi-Fi. Abbiamo offerto la possibilità di coprire l’intero territorio cittadino di Battipaglia, a titolo totalmente gratuito con il Wi-Fi al cittadino e questa proposta non è stata minimamente presa in considerazione.
Quindi, qual è la sua considerazione sulla situazione politica attuale a Battipaglia?
– Diciamo che è una situazione attualmente tranquilla. Battipaglia sta uscendo da un periodo molto pesante, molto brutto dal punto di vista di chi ha governato la città e noi stiamo interagendo con la commissione che ci ascolta. E stiamo cercando di tenere anche un profilo basso, cioè noi riconosciamo che loro stanno facendo un lavoro enorme. Hanno trovato una situazione non facile.
Mi sembra di capire, dunque, che il Movimento 5 Stelle di Battipaglia apprezza il lavoro che sta svolgendo il commissario
– Assolutamente si.
Sembra che gli altri partiti politici siano assenti dagli scenari politici di Battipaglia mentre il Movimento 5 Stelle è più attivo. Secondo lei perché?
– Io non ho mai visto una grande attività da parte di altre forze politiche. Parliamo di attività visibili al cittadino. Allora, il politico dovrebbe essere interprete della volontà dei cittadini ma svolge una funzione pubblica. Io devo dire la verità, se non parliamo di partiti, ci sono forze civiche che hanno fatto qualcosa di cui va preso atto. Molte iniziative potevano essere condivisibili. Il Movimento 5 Stelle le ha anche appoggiate in maniera neutra perché il nostro metodo di lavoro è questo: se un’altra forza politica propone una cosa condivisibile la appoggiamo. Siamo concordi. Però, su tante altre iniziative siamo stati divergenti, noi abbiamo una visione politica che è molto più vasta perché noi nascendo come forza politica nazionale abbiamo una visione più globale delle cose che una lista civica è molto difficile che riesca a vedere.
Per le elezioni regionali che si terranno il prossimo anno il Movimento 5 Stelle di Battipaglia ha intenzione di esprimere qualche preferenza sui candidati?
– Allora, il Movimento 5 Stelle non fa preferenze. Ti racconto la storia delle europee perché di fatto alle regionali sarà esattamente la stessa cosa: ci sono stati 491 candidati in regione Campania, candidabili diciamo perché noi facciamo sempre queste primarie on line. A queste primarie hanno il diritto di partecipare tutti quelli che si iscrivono, liberamente, sul portale del Movimento 5 Stelle. È un’iscrizione del tutto gratuita e non vincolante. L’unica cosa che viene richiesta e caricare un documento d’identità per la certificazione d’identità. Per il resto è un portale riservato ai cittadini che in qualche modo sposa quello che avrebbe dovuto fare il pubblico, nel senso la condivisione delle leggi è una cosa che nasce da Obama se vuoi però in Italia non è mai stata discussa. Non c’è mai stata la possibilità per i cittadini di discutere una legge prima che venisse promulgata. Il Movimento 5 Stelle fa questo: pubblica le leggi, si discutono per un tempo ragionevole, uno o due mesi, sul portale, si tirano fuori le somme e quella legge praticamente nasce come un contributo di tutti i cittadini attivi, quelli là che ovviamente si sono iscritti sul portale.
Tra due anni a Battipaglia ci saranno le elezioni amministrative. Il Movimento 5 Stelle ha intenzione di proporre un candidato?
– Allora, noi avevamo già una lista pronta perché siamo stati sempre pronti per questo dibattito ballerino si vota o non si vota, fino all’ultimo giorno praticamente, prima che venisse sciolto il Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche, non si sapeva se si votava o no. Noi abbiamo un metodo diverso rispetto agli altri partiti per cui la nostra lista era già pronta da un mese. Abbiamo fatto delle primarie all’interno degli attivisti ed è uscito fuori il nome di Enrico Farina come candidato sindaco del comune di Battipaglia.
Voi, come Movimento 5 Stelle, dovete dare conto a Grillo di ciò che fate. Quindi, vi ritenete succubi?
– Assolutamente no. Ti posso assicurare che questo è un messaggio totalmente fuorviante. Io sono stato due volte sul palco con Grillo, sono stato a cena con lui e Grillo non sa neanche chi sono io, non mi ha mai visto. Ma lui non conosce nessuno del Movimento perché il suo metodo di lavoro, e dei 491 che ti ho detto, cioè tutti i cittadini per lui possono fare politica, dall’operaio muratore al docente universitario di altissimo livello. Noi abbiamo condiviso un programma. Uno dei problemi nostri, e anche della nostra Costituzione, e noi parliamo della Costituzione più bella del mondo, andrebbe anche essa riformata perché c’è qualche cosa che in qualche modo era stato costruito sui partiti. Purtroppo i partiti non rispondono più alle esigenze dei cittadini. Una delle cose che secondo me manca all’interno della Costituzione è il vincolo di mandato: tu ti candidi su un programma e questo programma deve essere scritto sulle tavole di pietra perché la coerenza è questa. Se ti candidi con un programma ti vuoi impegnare a fare questa cosa se non la vuoi fare più perché vuoi fare esattamente l’opposto te ne devi andare dal parlamento perché hai perso la tua coerenza. Io sono stato candidato al Senato e ho sottoscritto un impegno formale con il Movimento 5 Stelle ed il blog che mi diceva di rinunciare alla metà del mio stipendio da senatore qualora fossi stato eletto. È un impegno e se io non decido praticamente di rinunciare al mio stipendio non sono più coerente con me stesso e con il Movimento e quindi dovrei andare via purtroppo però il vincolo di mandato non esiste in Italia e l’unica cosa che puoi dire è: ‘Sei fuori dal Movimento’.

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