Salerno

Caos San Matteo, iniziati i primi interrogatori

SALERNO. Sono iniziati i primi interrogatori per il caos generato alla processione di San Matteo. I portatori avrebbero sottolineato, ancora una volta, che le giravolte erano state fatte nel segno della tradizione e non per onorare i camorristi uccisi. Dinnanzi al pm Francesca Fittipaldi, la maggior parte degli indagati ha preferito tacere mentre uno degli storici capi paranza deve ancora sciogliere le riserve.La Procura di Salerno ha iscritto nel registro degli indagati circa 20 persone tra portatori, capi paranza e ultras della Salernitana. Fin ora solo uno degli indagati ha chiarito la sua posizione, dichiarando al magistrato che quanto accaduto nel corso della processione era legato solo alla tradizione:
«Non c’è nessun legame con la malavita – è stato sottolineato in più di una circostanza nel corso dell’interrogatorio». La Procura sostiene infatti che le giravolte siano omaggi alla camorra, anche in virtù della coincidenza dei luoghi in cui sono state effettuate. Gli indagati devono rispondere dell’accusa di vilipendio della religione e turbamento delle funzioni religiose, senza però l’aggravante della minaccia e del reato associativo.

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