Inseguiti nel parcheggio perché non pagano l’elemosina ad un abusivo: il racconto di una donna di Cava de’ Tirreni. I fatti si sarebbero consumati nella serata di sabato, 12 ottobre. Lo riporta l’odierna edizione de La Città. “Ero uscita con mia sorella e mio figlio di sei anni per trascorrere una serata tranquilla”, dice la vittima che denuncia l’accaduto.
Cava de’ Tirreni, inseguiti nel parcheggio perché non pagano elemosina ad un abusivo
«Sabato sera ho vissuto un’esperienza che ha scosso profondamente me e la mia famiglia, e che credo debba essere condivisa per riflettere sulla sicurezza nelle nostre città. Ero uscita con mia sorella e mio figlio di sei anni per trascorrere una serata tranquilla – racconta la vittima – Dopo la passeggiata, ci siamo recati al parcheggio di Piazza Lentini, proprio di fronte alla Don Bosco, per prendere la nostra auto. Un gesto semplice, di routine, che purtroppo si è trasformato in un incubo».
La donna si sarebbe imbattuta in un parcheggiatore abusivo che di fronte al rifiuto dell’elemosina ha dato di matto: «Come molti sanno, nei pressi delle cabine di pagamento dei parcheggi pubblici è ormai comune imbattersi in persone che, pur non avendo alcun diritto, esigono una parte del denaro che versiamo per il ticket, come se fosse dovuto. Anche sabato sera, la cabina di pagamento era “presidiata” da uno di questi individui. Ho fatto finta di niente e ho proceduto con il pagamento, ma lui ha iniziato subito a pretendere una parte dell’importo. Ho gentilmente rifiutato, spiegando che non gli dovevo nulla. Questo, però, non ha fermato le sue pretese. Anzi, ha cominciato a seguirmi e ad inveire con insulti».