Cronaca Salerno, Salerno

Concertone a Salerno, fan di Giorgia provenienti da tutta Italia ma la piazza è piena a metà: “Qui ho vissuto i miei momenti più belli”

Salerno concerto Giorgia Capodanno
Giorgia
Salerno concerto Giorgia Capodanno

Concertone di Giorgia a Salerno per la fine dell’anno, fan provenienti da tutta Italia ma la piazza è piena solo a metà: «Qui ho vissuto i miei momenti più belli». Tuttavia, l’organizzazione è solida. Tutto è sotto controllo. Per il palazzo di città, si tratta di «un successo straordinario», una prova di «capacità di organizzare grandi eventi con efficienza, sicurezza e soddisfazione generale». Lo riporta Il Mattino.

Concertone di Giorgia a Salerno, piazza affollata per metà

Il grande concerto in piazza della Libertà: l’organizzazione funziona bene, ma ci sono meno spettatori rispetto ai Pooh. Indossa un giubbotto argentato, non scende dal cielo come un’astronauta. È attesa in piazza della Libertà da settimane, e sembra che l’annuncio del suo concerto abbia attirato turisti in città. O forse no. Forse Salerno non si è riempita solo per lei. Infatti, quando Giorgia sale sul palco dopo le 22 e inizia a cantare, la piazza appare tutt’altro che affollata.

Il clima

Tuttavia, l’inverno ha allentato la sua presa, lasciando spazio a un clima più temperato. Il vento gelido che per giorni aveva agitato le acque del golfo ora si è placato. Non si vedono nemmeno le piogge che, un anno fa, avevano inondato la folta folla accorsa (allora sì) per i Pooh. La gente, evidentemente, sembra preferire altre opzioni rispetto a una delle voci più belle e potenti della musica italiana. Anche quando, con l’avvicinarsi della mezzanotte, ai cinquemila o seimila presenti sotto il palco si uniscono altre persone, lo spazio sul mare non si riempie. Anche nel momento di massima affluenza, delle ventimila persone previste dal Comune se ne contano al massimo la metà. I fan sono giunti da diverse parti d’Italia per accogliere il 2025 insieme alla loro beniamina.

Nel pomeriggio, non sono pochi coloro che si sistemano sotto al palco. Sono loro a lasciarsi coinvolgere da Pippo Pelo, Adriana Petro e Pika Dj, che, con la loro musica dance e un entusiasmo contagioso, preparano il pubblico per il grande concerto. Mancano ancora più di due ore a mezzanotte e i presenti sembrano una macchia in uno spazio così ampio. La gente canta e balla in attesa di Giorgia, che appare sul palco un quarto d’ora dopo le 22.

Dopo un paio di brani per riscaldare l’atmosfera, è arrivato il momento del saluto a Salerno: «Sono davvero felice di trascorrere queste ultime ore del 2024 con voi – ha esordito – davanti a questo mare e a questo golfo che per me hanno un significato speciale, poiché sono cresciuta un po’ più in giù, a Paestum, precisamente a Capaccio. Questo è stato il mio punto di vista sulla vita per tanti anni: osservavo questo mare e per me rappresentava, e continua a rappresentare, una parte dei miei ricordi più belli. Per questo motivo sono molto contenta di essere qui». La folla continua ad affluire da entrambi gli ingressi della piazza. «Come vi sentite?», ha chiesto Giorgia per coinvolgere il pubblico. E poi ha lanciato un «piccolo sondaggio» sulle aspettative per il 2025: «Salute? Amore? Soldi?».

E, riconoscendo l’acclamazione predominante per il denaro, ironizza: «Sapevo che i soldi avessero più potere dell’amore. Tuttavia, mi piace credere che, in definitiva, l’amore trionfi sempre. Pertanto, affrontiamo quest’anno con tutti i nostri desideri, portando con noi un po’ più d’amore rispetto a tutto il resto».

I brani

E via con la musica: «Cantiamo? Vi metto subito alla prova». La cantante, reduce dall’esperienza come presentatrice a X Factor e pronta a competere al Festival di Sanremo, offre a Salerno uno spettacolo originale, diverso dal suo ultimo tour. Non mancano i suoi brani più celebri, alternati a pezzi più recenti e meno noti del suo repertorio: Quando una stella muore, Gocce di memoria, Vivi, L’eternità, Come neve (eseguita con Andrea Faustini). In seguito, insieme a Pippo Pelo e Adriana, rende omaggio a Whitney Houston con I wanna dance with somebody. «Come stiamo andando?», chiede la cantante al suo amico conduttore, tornato sul palco. Pippo Pelo annuncia la presenza di Vincenzo De Luca: «Lì – indica il retro del palco – c’è il presidente che ti sta guardando. È contento». Sono passate da poco le 23 e la gente continua ad affluire. La piazza non si scalda completamente, né si riempie del tutto. Le retrovie sono tutt’altro che affollate: ampi spazi rimangono vuoti.

I commenti

«È molto talentuosa, ma non è la scelta giusta per un concerto di Capodanno», osserva qualcuno. «Al contrario, è molto popolare in questo periodo, piace sia agli adulti che ai giovani», risponde un altro. Sarà, ma tra il pubblico si notano pochi giovani e le canzoni che fanno cantare all’unisono piazza della Libertà sono davvero poche. Lei, acclamata dalle prime file, si esibisce cantando, ballando e cercando di coinvolgere il pubblico. Si concede anche un’improvvisazione con Girasole, superando la scaletta: «È una canzone che non mi fanno mai cantare. Basta con queste cose tutte pianificate», afferma. I fan di lunga data la sostengono: «Vai Giorgia», urla qualcuno dal pubblico. E lei si impegna al massimo. Mentre i fan intonano a squarciagola tutte le sue canzoni – da E poi, con un omaggio a Jimi Hendrix, a Tu mi porti su e Niente di male – la maggior parte dei presenti sembra aspettare solo i tre o quattro brani che conosce, i tormentoni di Sanremo o i singoli che hanno dominato le radio.

La mezzanotte si avvicina, portando con sé i successi della cantante romana, come “Di sole e d’azzurro” e “Come saprei”. «Questa – racconta – è una canzone che porta fortuna. Ma ho bisogno del vostro aiuto, perché la canto da 30 anni e, sinceramente, non ce la faccio più». La serata si conclude con “Credo”, che, come spiega, «è perfetta perché apre uno spiraglio nell’anima». Il finale è vivace e, grazie a un’altra gag con Pippo Pelo, assume un tocco napoletano. Se alcuni si sentono delusi per la mancanza di un omaggio a Pino Daniele, altri si consolano con “O surdato nnammurato”. E così, tra risate e scherzi, ci si avvicina alla mezzanotte.

Il gran finale

Quando il presidente De Luca e il sindaco Napoli fanno il loro ingresso sul palco, mancano solo pochi minuti all’arrivo del nuovo anno. Il cielo è già attraversato dal volo delle lanterne cinesi e illuminato dai fuochi d’artificio. I tappi delle bottiglie saltano, mentre i bicchieri si riempiono di spumante per brindare al 2025. Dopo poco, la folla si dirige verso il mare, avvolto da un fumo così denso da sembrare nebbia. Tuttavia, l’organizzazione è solida. Tutto è sotto controllo. Per il palazzo di città, si tratta di «un successo straordinario», una prova di «capacità di organizzare grandi eventi con efficienza, sicurezza e soddisfazione generale». Sicuramente, un Capodanno sobrio. E, forse, un po’ meno vivace.

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