SALERNO. Verranno affrontati gli aspetti finanziari legati alla presenza delle congreghe all’interno del cimitero cittadino. L’annuncio del consigliere Gianpaolo Lambiase è stato confermato dall’assessore al Bilancio Luigi Della Greca.
Il rappresentante dell’esecutivo non si sbilancia, però quello che sembra emergere dalle parole dell’assessore è che le congreghe per usufruire dei servizi all’interno del cimitero dovranno, d’ora in avanti, pagare. Come, infatti, denunciato dal consigliere Lambiase nei giorni scorsi il comune fornisce gratis alle congreghe acqua, luce, servizio di custodia e di raccolta rifiuti. Le stesse, di contro, sono proprietarie di circa 44mila loculi e cedono la concessione degli stessi per la somma di 4mila euro. Non solo, sempre il consigliere salernitano avrebbe anche verificato che ci sono ulteriori soldi da pagare per la conservazione dei resti mortali nell’ossario dopo l’estumulazione.
L’architetto salernitano ha parlato di un “giro d’affari” di parecchi milioni di euro, sicuramente oltre i 40. A fronte di questo sembra che il Comune non incassi nulla, dato che tutti i servizi sono resi gratuitamente. Una scoperta fatta dal consigliere dopo che gli stessi uffici avevano spiegato che, invece, determinati servizi erano gestiti direttamente dalle congreghe. Da qui la decisione di Palazzo di Città di vederci chiaro su questa vicenda e capire se possa esistere la possibilità di far pagare le congreghe attraverso una tassa locale; in questo modo nelle casse comunali entrerebbero ulteriori soldi che potrebbero magari servire per la manutenzione dell’intero cimitero. Venire a capo della vicenda non è però molto semplice. I primi atti notarili al riguardo risalgono alla fine dell’Ottocento e non sono nemmeno tutti completamente a disposizione. Ecco perché è necessario del tempo per poter preparare il provvedimento.
Le confraternite/ congreghe presenti al cimitero sarebbero 6. Un vero e proprio elenco non è disponibile in maniera ufficiale dato che il Comune per tutto quanto attiene questa materia si rapporta direttamente la Curia. Nei giorni scorsi, quando è scoppiata la vicenda, le congreghe si difesero spiegando che la loro presenza all’interno della struttura di Brignano affonda le radici nel tempo. Fino ai tempi della prima guerra mondiale i defunti venivano seppelliti in un’area nei pressi dell’attuale stadio “Donato Vestuti”. Nel 1915 il terreno, che era di proprietà dell’Arciconfraternita della Madonna del Carmelo, venne espropriato dal Comune e per perequazionie vennero concessi dei terreni all’interno del cimitero di Brignano, che era in fase di costruzione. Da allora, alla confraternita iniziale si sarebbero aggiunte delle altre diventando proprietarie di veri e propri edifici.