Caffé sospeso per le donne vittima di violenza ad Eboli. Una tazza di caffè: una consuetudine semplice, un momento giornaliero da dedicare alle donne che, quotidianamente, combattono contro la violenza. Il caffè è una coccola che facciamo a noi stessi e che vogliamo offrire agli altri.
Questo è il senso dell’iniziativa nata da un’idea di Giovanna Albano e accolta da Vittorio Maglio, titolare della storica Caffetteria Rifrullo Bar & Music Hall in via Amendola a Eboli, in provincia di Salerno. Qui dall’1 al 25 novembre sarà possibile lasciare un “caffè sospeso” che diventa pensiero condiviso e testimonianza di solidarietà contro la violenza sulle donne.
Eboli, caffè sospeso per le donne vittime di violenza: l’iniziativa
Bere un caffè al bar non è soltanto una gioia per il palato. È un momento di serenità e relax, incontro e condivisione. Si sorseggia la tazzina, si chiacchiera, s’incrociano gli sguardi. Una socialità spesso negata alle donne vittime di violenza, costrette ad una solitudine dolorosa e lacerante. Gli episodi di violenza contro le donne sono aumentati durante le varie fasi della pandemia.
Scopo e senso dell’iniziativa
“Questa iniziativa – dichiarano Giovanna Albano e Vittorio Maglio – ha due obiettivi. Il primo intento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su di un fenomeno in crescita esponenziale che però spesso resta sommerso fino al tragico epilogo, per la mancanza di una rete capace e fattiva che possa effettivamente aiutare queste donne sole. L’altro intento è quello di riscoprire, dopo tanto isolamento, il piacere di condividere la socialità di una tazzina di caffè al bar, sostenendo anche l’economia locale alle prese con la difficile ripresa post pandemica”.