Confermati gli arresti domiciliari per l’ex sindaco di Eboli Massimo Cariello. È stata infatti rigettata la richiesta di revoca della misura cautelare presentata dagli avvocati Costantino e Cacciatore. «È ancora in grado di incidere sul funzionamento del comune di Eboli».
Eboli, l’ex sindaco Cariello resta agli arresti domiciliari
La misura cautelare è scattata lo scorso nove ottobre con diverse accuse, tra cui quella di corruzione. Da quel giorno ad oggi sono emerse, attraverso copiose intercettazioni telefoniche, molte informazioni circa i legami che univano l’ex sindaco alle vite e agli affari di imprenditori del territorio.
Nonostante le dimissioni, il gip non ha ritenuto opportuno revocare la misura cautelare considerando viva la possibilità per Cariello di incidere sulla macchina amministrativa, nonostante la presenza del neo commissario prefettizio De Iesu, giunto in città circa una settimana fa. Cariello, da quanto emerso dalle intercettazioni del trojan, chiede miracoli e miracoli sembra avere ottenuto, almeno fin qui.
“Faremo appello”
Il rigetto dell’istanza di scarcerazione segue il filo già evidenziato. Ma Cariello non gettala spugna e continua a pensare di poter dimostrare la sua innocenza supportato dai suoi legali, Cecchino Cacciatore e Costantino Cardiello. «Faremo appello – dichiara Cardiello – anche a questo provvedimento al Tribunale della Libertà».