EBOLI. Un NO gridato alla violenza di genere, alla sopraffazione, alla prepotenza ed all’arroganza. Ma anche un messaggio chiaro, per dire che ribellarsi si può, liberarsi dai soprusi e dalla violenza è possibile. Due messaggi chiari che rientrano nel progetto “Senza rumore” portato avanti dal regista Luca Guardabascio attraverso un film, l’impegno di tanti, il concerto di Francesco Baccini e la sensibilità del territorio.
Eboli, no alla violenza: il progetto “Senza rumore” presentato nell’aula consiliare
Il progetto è stato presentato questa mattina nell’aula consiliare, alla presenza del regista, dell’autore del romanzo da cui è nata la sceneggiatura, Michele Ferruccio Tuozzo, del sindaco di Eboli, Massimo Cariello.
Le riprese partiranno il 16 aprile, ma il 27 marzo, al teatro Italia, un concerto di Francesco Baccini.
Questa sarà l’occasione per finanziare in parte l’ambizioso progetto.
«Il nostro progetto tende anche a fare chiarezza in un’atmosfera mediatica che non aiuta il nostro Paese – ha detto Luca Guardabascio -. Abbiamo ambientato la storia nell’area contadina, quella con più difficoltà a denunciare abusi e violenze. Il progetto vuole dire no ai sogni infranti ed attraverso la speranza garantire nuove possibilità».
Un progetto, quello firmato Guardabascio-Tuozzo, che ha trovato piena condivisione nell’Amministrazione comunale. «L’iniziativa rappresenta una forma di rilancio sociale e culturale del territorio.
Ha detto il sindaco, Massimo Cariello -. Inoltre tratta una tematica che conosciamo e per la quale abbiamo aperto il centro comunale antiviolenza, uno dei riferimenti con maggiori richieste di tutto il territorio ed un’alta percentuale di caso risolti».