È stata disposta l’autopsia sul corpo di Eustachio Sorvillo, 65enne originario di Eboli ma residente ad Agropoli, morto in mare a Capaccio nel tentativo di recuperare una rete rimasta incagliata. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
La tragedia si è consumata il 29 dicembre nello specchio d’acqua antistante la spiaggia di Licinella. Si indaga per chiarire se l’esperto sub sia deceduto per un malore o per l’esaurimento dell’ossigeno nelle bombole.
Eustachio Sorvillo morto in mare a Capaccio: disposta l’autopsia
Il 65enne Eustachio Sorvillo venerdì mattina era intervenuto in aiuto di due pescatori intenzionati a recuperare una rete da pesca di circa 10 metri rimasta impigliata nei fondali. Dopo averlo imbarcato al porto di Agropoli hanno raggiunto il posto, nelle acque antistanti il litorale capaccese.
Qui il sub si è immerso per disincagliare la rete, ma non è più riemerso. Nonostante i rapidi soccorsi per l’uomo non c’è stato niente da fare. Un sommozzatore di Agropoli ha trovato il corpo senza vita di Sorvillo a una profondità di 25 metri, impigliato nella rete e con la bombola di ossigeno vuota.
L’indagine
Sulla tragedia a Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ha aperto un fascicolo di indagine. La salma dell’uomo e il peschereccio per il cui equipaggio Eustachio Sorvillo si era immerso per recuperare una rete, sono sequestrati.
Si presume che durante il tentativo di disincagliare la rete, Sorvillo sia rimasto intrappolato e abbia esaurito l’ossigeno nella bombola o che abbia accusato un improvviso malore. Da escludere invece problemi legati al mare.