SALERNO. È ben lungi dall’essere conclusa la storia delle Fonderie Pisano e delle numerose persone coinvolte nel lungo iter dello stabilimento per la dislocazione. L’ultimo capitolo è stato scritto dalla Codacons, che ha deciso di denunciare il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli con un esposto alla Procura di Salerno.
«Stiamo morendo intossicati dai fumi delle Fonderie Pisano – ha dichiarato Matteo Marchetti, vice segretario nazionale del Codacons -. Il sindaco di Salerno dovrebbe emettere un’ordinanza urgente per chiudere le Fonderie – spiega Marchetti – Questo atteggiamento di assoluta ignavia è la causa di tante morti e malattie. In data odierna come nei giorni scorsi l’aria è stata irrespirabile».
La colpa di Napoli sarebbe, a detta del Codacons, quella di non aver salvaguardato la salute dei cittadini lasciando che lo stabilimento di via dei Greci continuasse la sua attività nonostante le proteste e le segnalazioni dei cittadini. Il primo cittadino però ha già detto in più occasioni di non avere tanti poteri in merito, non potendo emettere alcuna ordinanza senza analisi e relazioni tecniche ufficiali che provino il legame tra le morti e le emissioni delle Pisano.
Comitati cittadini e Codacons però non sono della stessa opinione, visti anche i rilevamenti di polveri sottili da parte di alcuni cittadini, effettuate con strumentazioni provate.
Gli sfioramenti però non sono abbastanza per prendere provvedimenti. I dubbi però riaffiorano o, in alcuni casi, vengono confermati.
«Denunciare Vincenzo Napoli è un atto di giustizia – continua Marchetti – un gesto a cui era vamo tenuti per l’amore che portiamo alla nostra cittadina. Numerosissimi sono stati infatti i cittadini che senza cono scersi tra di loro hanno denunciato quanto è avvenuto a mezzo Facebook, hanno chiamato l’associazione e i carabinieri competenti».
Segnalazioni a cui fa eco anche il portavoce di “Salute e Vita” Lorenzo Forte: «abbiamo contato diverse decine di persone, appartenenti a diversi quartieri della città e non solo delle zone adiacenti le fonderie, che hanno deciso di telefonare ai carabinieri – racconta Forte – Un piccolo gruppo si è anche recato di persona alla locale stazione di Fratte per effettuare la denuncia.
La situazione è grave e oggi (ieri ndr.) abbiamo assaggiato ancora una volta i miasmi intollerabili che i cittadini della Valle dell’Irnoo provano tutti i giorni». Venerdì prossimo intanto il comitato allestirà un presidio davanti la sede della Regione Campania presso il Genio civile, in via Porto, per protestare contro il silenzio del governatore Vincenzo De Luca e l’inattività del neo direttore regionale Arpac, Stefano Sorvino, accusato di aver messo in secondo piano la questione Pisano.
(fonte La Città)