Cronaca Salerno, Salerno

L’Oipa chiede al vescovo di Teggiano-Policastro di schierarsi contro i fuochi d’artificio

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Foto di repertorio

Alla vigilia del Natale, la delegazione Vallo di Diano dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) interviene sull’uso indiscriminato dei fuochi d’artificio durante le festività lanciando un appello tramite una missiva indirizzata al vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, monsignor Antonio De Luca.

Fuochi d’artificio a Natale, l’Oipa scrive al vescovo di Teggiano-Policastro

La lettera inizia con una domanda ben precisa: “Dio che ha creato per prima cosa la natura ed i suoi animali, che ha creato per ultimo l’Uomo, può davvero permettere a quest’ultimo di decidere anche per i primi due?”. Nel testo della lettera dell’Oipa si evidenziano, poi, le crescenti lamentele di tante persone comuni sullo spreco di danaro speso ogni anno nel Vallo di Diano per i fuochi d’artificio che oltre ad inquinare l’ambiente, anche a livello acustico, causano irreversibili danni ad uccelli, ai randagi (cani, gatti) e a tutti gli animali selvatici che impauriti scappano per rifugiarsi lontano, trovando spesso la morte durante la fuga.

“Attraverso questa iniziativa – dichiara la delegata zonale dell’Oipa Enrica Ferricelli – vogliamo invitare il vescovo De Luca ad una riflessione sul diffuso impiego di fuochi d’artificio in onore dei Santi e durante le festività natalizie e pasquali“.

La Chiesa dovrebbe diffondere – si legge testualmente nella missiva- l’amore verso tutte le forme di vita e farlo capire con esempi concreti durante le omelie, soprattutto verso quei fedeli che credono che l’uomo sia il padrone del mondo. “Con questa nostra missiva – conclude Ferricelli – auspico che ci sia una limitazione della durata di tutti i fuochi d’artificio durante le festività religiose fino ad arrivare a metodi alternativi e di ultima generazione al fine di salvaguardare l’interesse e la vita di tutti gli esseri viventi“.

Sull’uso indiscriminato dei fuochi d’artificio nei giorni scorsi in Parlamento sono state presentate anche due proposte di legge, una del Pd e una di Avs, contro i botti di Capodanno finalizzate a vietarne la vendita, il possesso e l’utilizzo.

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