Inchiesta carburanti nel Vallo di Diano, Coldiretti: “Non si metta a repentaglio l’immagine del territorio, gli agricoltori onesti, e sono la maggior parte,csono i primi custodi del territorio e i primi a essere preoccupati della salubrità dell’ambiente”.
Coldiretti ha emesso una nota in cui ha parlato della maxi operazione dei carabinieri e della guardia di finanza che ha portato alla scoperta, nei territori del Vallo di Diano e del tarantino, di una frode in materia di accise ed iva, con 45 arresti e 71 denunce.
Inchiesta carburanti nel Vallo di Diano, il commento di Coldiretti Salerno
“Non si metta a repentaglio l’immagine del territorio e dell’agricoltura del Vallo di Diano. Gli agricoltori onesti – e sono la maggior parte – sono i primi custodi del territorio e i primi a essere preoccupati della salubrità dell’ambiente. Bene fa la magistratura ad indagare e siamo grati alle forze dell’ordine per il lavoro che svolgono quotidianamente a servizio del territorio, ma vanno evitate generalizzazioni che penalizzano l’intero comparto agricolo e le produzioni locali”. Così il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano, commenta l’indagine “Febbre dell’oro nero”, l’operazione sul traffico illecito di rifiuti, camorra e frodi sui carburanti disposta dalla Procura di Potenza.
Carburanti controllati e certificati
“E’ sempre bene ricordare che la Campania è l’unica Regione in Italia a disporre di un sistema di certificazione delle produzioni agroalimentari locali – spiega Tropiano – che sono i più controllati al mondo. Una campagna mediatica lesiva nei confronti delle produzioni agricole determina ogni giorno danni consistenti alla filiera agroalimentare di tutto il Vallo di Diano con forti ripercussioni economiche per i nostri imprenditori. Evitiamo di alimentare una visione distorta di questo territorio che è salubre e offre prodotti di altissima qualità. Tutte le iniziative a tutela della legalità sono condivisibili ma è necessario salvaguardare l’immagine delle produzioni locali e di un comparto che dà lavoro a migliaia di addetti. L’agricoltura nel Vallo di Diano è storica, fondata su straordinarie eccellenze, sostenuta da piccole e piccolissime imprese che non hanno possibilità di affrontare tempeste mediatiche”.