La pizzeria Capri, in via Torrione 36 a Salerno, ha aperto i battenti al pubblico nel Dicembre 2015, ma in meno di 2 anni ha conquistato i palati di tutti i suoi clienti con fritti e pizze gourmet. Punta di diamante dell’attività è il capo pizzaiolo, Alfonso Saviello, che ha unito con sapiente maestria la tradizione della pizza napoletana con le ultime novità provenienti dal campo dello slow food e dei prodotti DOP e IGP; inoltre l’impasto è preparato con la massima attenzione quanto a lievitazione (che può arrivare a 48/72 ore), al fine di garantire un’alta digeribilità. Il locale è posizionato proprio lungo la strada, si presenta molto ampio e luminoso ma al tempo stesso accogliente e familiare, così come si mostrano sia il titolare che il personale.
Era venerdì sera del 12 Maggio di quest’anno quando, in cerca di una buona pizza a Salerno, mi viene in mente di aver beccato qualche giorno prima, su Instagram, il profilo di un pizzaiolo, Alfonso Saviello, le cui foto mi erano apparse davvero interessanti. Convinco così i miei compagni di avventura a lanciarci in questa nuova esperienza, basandoci solo su quelle appetitose fotografie.
Ci rechiamo così in via Torrione 36, e già l’estetica del locale ci colpisce piacevolmente: ambiente ampio, luminoso, circondato da vetrate a vista sulla strada, mentre all’interno è richiamato il tipico stile caprese con delle splendide maioliche prevalentemente azzurre e bianche: da qui ci appare subito scontato il perché di tale nome per la pizzeria.
Ad accoglierci già sulla porta il titolare, Umberto Scermino, al quale, dopo esserci accomodati, diciamo di essere stati attirati dalle ottime pizze viste in foto sul profilo di Alfonso, e subito ce lo indica in lontananza, lì dietro al banco e dinanzi al forno, tutto a vista, intento nel suo lavoro. “E’ il nostro capo pizzaiolo da quando abbiamo aperto circa due anni fa” ci dice pieno di orgoglio, “ed è il nostro cavallo di battaglia”. Scherzosamente, e a mo’ di minaccia, teniamo a precisargli le nostre origini napoletane e il nostro amore per la pizza, e che quindi abbiamo alte aspettative su quello che ci sarebbe stato servito.
All’arrivo delle pizze, mi rendo subito conto di quanto le mie impressioni fossero state giuste: avevamo ordinato una Regina Margherita, una Capri e un Calzone fritto. Quelle che ci siamo trovati davanti erano delle pizze che potrei definire “gourmet”, laddove con questo termine ci si possa riferire all’accurata scelta dei prodotti utilizzati per il condimento dell’impasto, altamente digeribile e morbido, dalla forma a canotto che attualmente è di gran tendenza.
Partiamo dal Calzone, così come descritto da menù: ripieno di ciccioli, provola, fior di latte, ricotta, pomodoro, grana, pepe e basilico, il tutto guarnito con rucola e pomodorini per dare un tocco di colore e di freschezza al piatto; un’esplosione di bontà, ma talmente leggero e gustoso da essere stato spazzolato fino all’ultimo morso.
Passiamo alla seconda pizza, la Capri: bocconcini di bufala, crudo, rucola, pomodorini, grana, olio evo (extra vergine d’oliva); anche questa ci viene servita in maniera abbastanza scenica, con le scaglie di grana tagliate molto grandi, che quasi ricoprono il resto degli ingredienti mescolandosi alla rucola.
Arriviamo ora a quello che per me è stato il pezzo forte, la Regina Margherita: pomodoro, fior di latte, ciliegine di bufala, grana, basilico, olio evo. Ma la semplice lettura degli ingredienti non potrebbe mai spiegare il capolavoro che mi è stato servito al tavolo: un pomodoro dolcissimo, l’olio aggiunto a crudo a fine cottura emanava un profumo a dir poco inebriante, ma il colpo di grazia era rappresentato da quelle che sulla carta erano ciliegine di bufala, mentre in realtà erano dei veri e propri bocconcini posizionati ad arte nei quattro angoli degli spicchi, e che ad occhio e croce totalizzavano da soli circa 150/200gr di mozzarella di bufala su una sola pizza.
Considerando che ho sempre portato avanti la teoria che, quando si prova una nuova pizzeria, per poter capire se la pizza è buona bisogna sempre ordinare la margherita, sia essa con fior di latte o con mozzarella di bufala, senza dubbio l’esperienza alla pizzeria Capri è tra le migliori che abbia mai fatto. Dopo esserci deliziati con queste prelibatezze, Alfonso riesce a liberarsi per venirsi ad accertare che le pizze siano state di nostro gradimento, e ne approfitto per soddisfare le mie curiosità su come abbia iniziato il suo percorso. Mi racconta di come sia partito da zero, senza avere nessuno alle spalle, e che ha iniziato ad apprendere il mestiere di pizzaiolo semplicemente per fare qualche soldo quando era ancora un ragazzino. La passione per la pizza, però, subito lo travolge, e capisce che quello sarebbe stato il suo futuro. Gli domando come abbia fatto ad imparare a fare una pizza così buona, e mi spiega di quanto sia stata lunga e difficile la sua gavetta, iniziata in Italia ma poi continuata oltreoceano, a New York, e anche a Parigi, per poi sbarcare alla Pizzeria Capri dove è capitato per pura casualità tramite delle conoscenze. Oltre all’ottima pizza, mi colpisce il bagliore che vedo negli occhi di Alfonso quando mi parla del suo lavoro; dall’impegno concreto che avevo appena riscontrato nel suo lavoro,riesco a percepire il sogno che custodisce nel suo cuore, cioè quello di aprire un giorno una pizzeria tutta sua.
Un fantastico mix di ingredienti speciali, la maestria e le ambizioni di Alfonso,danno un valore aggiunto alle pizze che avrete il piacere di mangiare quando vi recherete alla Pizzeria Capri.
Pizzeria Capri Salerno
via torrione, 36
84100 Salerno
tel. 089 798005
https://www.facebook.com/capripizzeriasalerno/