Curiosità Salerno, Salerno

«Odio i telefoni, mamma ci passa tutto il tempo». Il tema di un bimbo a scuola

“Odio i telefoni perché i miei genitori ci passano tutto il giorno. Odio lo smartphone di mia mamma vorrei che non lo avesse mai comprato”. Questa frase, scritta a matita con una grafia incerta, è contenuta nel tema di un bimbo che frequenta la seconda elementare di una scuola in Lousiana, negli Stati Uniti. Il piccolo studente doveva rispondere a una domanda: “Cosa vorresti che non fosse mai stato inventato?“. A postare l’elaborato è la stessa insegnante, Jen Beason, sul suo profilo Facebook con l’hashtag #listentoyourkids: “ascoltate i vostri bambini”.

«Odio i telefoni, mamma ci passa tutto il tempo». Il tema di un bimbo a scuola

Il caso – Il compito del piccolo è corredato da un disegno: uno smartphone sbarrato da una grande X e a fianco una faccina che pronuncerebbe “Lo odio”. La maestra ha detto inoltre che l’alunno di cui ha postato il compito su Facebook non è l’unico ad aver scelto proprio il telefonino come invenzione da bocciare. Su 21 studenti quattro hanno ammesso di odiare lo smartphone.

Il post della maestra è diventato virale in rete e in poche ore è stato condiviso da 260mila utenti. L’insegnante ha lanciato gli hashtag #getoffyourphone e #listetoyourkids per raccomandare ai genitori appunto di “staccare dai telefonini” e di “ascoltare i loro figli”.

I dati – Sempre più spesso sono i figli a bacchettare i genitori per l’abuso del telefonino, e non il contrario. Secondo uno studio inglese, condotto nel 2017 da Digital Awareness UK e dalla Headmasters and Headmistresses Conference, più di un ragazzo su tre ha chiesto alla madre e al padre di limitare l’uso del cellulare. Il 14% ha dichiarato che i genitori continuano a controllarlo anche durante i pasti. Il 22% crede che l’uso dei cellulari abbia impedito alle famiglie di godersi il tempo trascorso insieme. Ma solo il 10% delle madri e dei padri è consapevole di quello che pensano i figli sul loro modo di usare il telefono, anche se quasi la metà ammette di passare troppo tempo online.