Nella giornata di ieri, mercoledì 21 febbraio, sono state condannate due persone per l’omicidio colposo di Andrea Cuomo, l’operaio di Santa Maria la Carità morto dopo essere precipitato da una impalcatura in seguito ad un malore in via Allende a Salerno nel dicembre del 2014. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Operaio morto a Salerno, arrivano le condanne
Nella giornata di ieri, mercoledì 21 febbraio, sono state condannate due persone per l’omicidio colposo di Andrea Cuomo, l’operaio di Santa Maria la Carità morto dopo essere precipitato da una impalcatura in seguito ad un malore in via Allende a Salerno nel dicembre del 2014. Si tratta dei costruttori Antonio Pastore e la figlia Annalisa a cui i giudici hanno inflitto la pena di 3 anni e 6 mesi per il primo e 6 mesi per la donna. Inoltre Antonio dovrà scontare anche due anni per aver ordinato agli operai di smontare l’impalcatura priva di protezioni da cui la vittima è precipitata modificando così lo stato dei luoghi del cantiere ed un anno per abuso edilizio.
Condannati invece per solo abuso edizio ad un anno di reclusione il direttore dei lavori, Giovanni Luigi Nocera ed il figlio Umberto (titolare della ditta che aveva commissionato la costruzione del complesso residenziale) oltre ad Annalisa pastore. Sotto processo era finito anche un ufficiale dei carabinieri Francesco Merone condannato 3 anni e 6 mesi: l’ufficiale avrebbe omesso di riferire cosa era realmente accaduto nel cantiere.