Verrà fatto brillare nella tarda mattinata di oggi il materiale esplodente rinvenuto nei giorni scorsi nelle acque a largo di Paestum. Si tratta residui bellici della Seconda Guerra Mondiali già rinvenuto negli anni scorsi; ora la zona sarà messa in sicurezza.
Residui bellici in mare a Paestum
Nei giorni scorsi i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. di Napoli (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), si sono recati nelle acque antistante il litorale del Comune di Capaccio Paestum dove era stato segnalato un mezzo da sbarco americano e un carrarmato in buono stato di conservazione. Al contempo è stato individuato materiale pericoloso le cui operazioni di recupero sono state molto complesse a causa della vastità dell’area da perlustrare che si trova a circa 2 miglia dalla linea di costa, ad una profondità compresa tra i 20 ed i 25 metri.
Lo sbarco delle truppe Alleate a Paestum
Oggi tutto il materiale verrà fatto brillare. I mezzi rivenuti in mare sono affondati probabilmente il 9 settembre 1943, quando le truppe Alleate sbarcarono proprio a Paestum per poi marciare verso Napoli; sarebbero rimasti lì da quasi 80 anni.