Cronaca Salerno, Salerno

Pagani, violenze ad un minore dall’ex prof: il racconto della vittima

Avances e violenze ai danni di un ragazzo di 18 anni, all’epoca dei fatti ancora minorenne: è cominciato alcuni giorni fa il processo che vede imputato l’ex prof, un uomo di 84 anni di Pagani. La vittima, davanti ai giudici, avrebbe raccontato gli eventi. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Pagani, violenze ad un minore dall’ex prof: il processo

È cominciato da alcuni giorni il processo che vede imputato un uomo di 84 anni, ex docente di Pagani, accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di un ragazzino. L’episodio risalirebbe al periodo compreso tra settembre e ottobre del 2020.

Dua anni dopo il giovane tentà di sequestrarlo e rapinarlo, fino a quando non fu arrestato dai carabinieri. Al momento esistono due procedimenti penali dinanzi al collegio del tribunale di Nocera Inferiore. L’udienza si sarebbe celebrata giorni fa e vede l’anziano, ex docente in pensioni, imputato. Il giovane è stato ascoltato dai giudici confermando le ipotesi di accusa. Nelle prossime udienza sarà sentita una psicologa e altri testimoni.

L’accusa

Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe invitato il giovane in un magazzino per mostrargli quadri e altri oggetti. Ad un certo punto però avrebbe iniziato a toccarlo e abbracciarlo, tentando un approccio fisico. Il ragazzo lo avrebbe allontanato. Ci sarebbero, come prove di quanto avvenuti, anche testimonianze e messaggi estrapolati dai cellulari. Il 18enne avrebbe raccontato che l’anziano gli avrebbe fatto o promesso diversi regali per convincerlo ad avere un rapporto intimo.

Nel dicembre dello scorso anno poi il ragazzo, ormai maggiorenne e con la complicità di un ragazzo di 13 anni, avrebbe sequestrato e rapinato l’uomo in un magazzino. Dopo aver fatto irruzione in quel locale che l’anziano utilizzava per sè gli avrebbe portato via 90 euro, non prima di averlo tenuto in ostaggio dietro minaccia di una pistola e bastone. Secondo le indagini emerse dai militari, il ragazzo avrebbe preteso la somma di 5mila euro, cifra che l’ex docente gli aveva promesso da tempo. Il giovane gli puntò la pistola alla tempia e al mento, prima di farlo spostare nel retro del locale. Impedito di interloquire al telefono con un parente. Attraverso uno stratagemma però l’anziano riuscì a chiedere aiuto ai carabinieri che arrestarono i due. Davanti al gip il 18enne fornì la sua versione dei fatti: era andato a trovare l’anziano, senza pretendere denaro ma chiedendo le ragioni del perché non si fosse presentato all’udienza del processo, dove il ragazzo era parte lesa. Una versione che non convinse il giudice, e smentita da altre indagini, che lo lascio agli arresti domiciliari.

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