Shock in provincia di Salerno dove sono apparsi necrologi con il nome di monsignor Giuseppe Giudice, vescovo della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno. Quest’ultimo ha deciso di vietare ancora le processioni ed i riti popolari del periodo pasquale, tra cui la festa della Madonna delle Galline di Pagani.
Niente processioni, spuntano necrologi del vescovo Giudice
Processioni vietate per motivi legati alla pandemia che “continua a diffondersi e si contano ancora vittime” e anche in segno di rispetto per quanto sta accadendo in Ucraina. Una decisione simile a quella assunta in penisola Sorrentina, con la sospensione fino a data da destinarsi di tutte le processioni anche in vista della Settimana Santa. Tra gli eventi cancellati, ci sarebbe anche la sentita processione dei Paputi a Sarno del Venerdì santo.
La reazione
Sui muri cittadini dell’intero comprensorio è apparso un necrologio che recita: “Monsignor Giuseppe Giudice pseudo-vescovo di Nocera Inferiore-Sarno ha tragicamente con un decreto inutile ucciso e oltraggiato le nostre feste patronali. Ne danno notizia – continua il manifesto – le bande musicali, i fuochisti, gli ambulanti, i giostrai, le ditte delle luminarie e molti commercianti che ancora piangono un periodo buio per la crisi legata al covid ed ora continuano a non lavorare per una scelta disonesta è ingiusta”.
La condanna
“Ritengo doveroso sottolineare la mia ferma condanna contro gli atti intimidatori e gli atteggiamenti aggressivi che si stanno perpetrando nei confronti del capo della Chiesa diocesana, Sua Eccellenza, mons. Giuseppe Giudice.
I toni violenti assunti in seguito alla decisione dell’Assemblea del clero diocesano di non procedere con la ripartenza delle processioni fino a data da destinarsi, non appartengono alle modalità delle disquisizioni civili, rispetto a cui si può manifestare consenso o dissenso, ma mai oltrepassare il limite della civiltà.
Mi riferisco in particolare al manifesto funebre stampato e affisso per le strade dell’Agro in cu si esplicita che il vescovo Giudice avrebbe “tragicamente con un decreto inutile ucciso e oltraggiato le nostre feste patronali”, a firma di vari attori commerciali del panorama dei festeggiamenti. Nella mattinata di domani presenterò al Vescovo il mio rammarico personale per la grave vicenda. Questi atti non solo oltraggiano le autorità religiose nelle vesti istituzionali e personali, ma danneggiano gli stessi commercianti, cittadini e le istituzioni tutte” scrive il sindaco di Pagani, De Prisco.