SALERNO. Il giudice Vincenzo Di Florio, ha respinto la richiesta, avanzata dal pm, per l’archiviazione della vicenda avvenuta in giugno 2013. Per Di Florio, l’ex preside, Salvatore Carfagna, era obbligato a lasciar uscire la studentessa del Liceo Tasso per via del “carattere emergenziale delle sue condizioni di salute” della stessa.
All’epoca dei fatti, quando la studentessa fu finalmente soccorsa, i medici constatarono che “era in atto una forte metrorraggia e la pressione era bassa rispetto alla norma” e quindi, che necessitava di ricovero immediato. Ma l’ex preside, negò l’uscita alla studentessa mentre la madre Anna D’arco la attendeva fuori, liquidandola con un bicchiere di acqua e zucchero e invitandola a tornare in classe.
Carfagna fu accusato di abuso di ufficio e lesioni personali, in quanto, non intervenne adeguatamente all’emergenza, e conseguenti “patimenti fisici sofferti dalla giovane per il ritardo delle cure mediche”, e per aver negato la patria potestà alla madre.
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