Con un decreto firmato il 7 gennaio, l’arcivescovo Andrea Bellandi ha disposto la revoca immediata del commissariamento dell’associazione privata di fedeli Opera del Gregge del Bambino Gesù. L’associazione, nata nel 1939 e fondata sull’esperienza spirituale della signora Caterina Tramontano, scomparsa nel 1996, è stata sottoposta a un’attenta verifica durata quasi un anno come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Salerno, Bellandi revoca il commissariamento del Gregge
Il commissariamento dell’Opera era stato deciso il 9 febbraio 2023 dall’arcivescovo Bellandi per affrontare alcune criticità emerse negli anni e per acquisire elementi utili all’approvazione definitiva dello Statuto. A guidare il processo di revisione erano stati nominati monsignor Erasmo Napolitano, sacerdote del clero della diocesi di Nola, in qualità di commissario, e due vicecommissari: monsignor Pasquale Silvestri, dell’arcidiocesi di Napoli, e don Antonio Russo, sacerdote della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.
Nel corso del loro mandato, i commissari hanno approfondito le dinamiche interne all’associazione e, con il consenso dell’arcivescovo, hanno indetto le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo, secondo le disposizioni dello Statuto associativo. Le elezioni si sono svolte il 15 dicembre, e il verbale è stato trasmesso due giorni dopo a monsignor Bellandi, che ha preso atto della nomina a presidente di Donatella Nannini. La Nannini, già guida dell’associazione in passato, ha ora sette giorni per formalizzare il passaggio di consegne dai commissari al nuovo consiglio direttivo.
Le motivazioni della revoca
La revoca del commissariamento è stata disposta dall’arcivescovo dopo un’attenta analisi della relazione finale e della documentazione presentata dai commissari il 1° ottobre 2023. Bellandi ha ribadito che, pur riconoscendo il valore spirituale e le finalità dell’Opera, il provvedimento iniziale era stato necessario per garantire una maggiore coesione interna e un inserimento pieno e trasparente nella vita diocesana.
Il riferimento normativo è l’articolo 305 del Codice di diritto canonico, che prevede la vigilanza dell’autorità ecclesiastica sulle associazioni di fedeli per preservare l’integrità della fede e prevenire eventuali abusi. Monsignor Bellandi ha inoltre ricordato che, come vescovo, ha il diritto-dovere di visitare tali associazioni per garantirne il corretto funzionamento.