Confermato lo stop a Enrico Coscioni che non potrà esercitare la professione medica per il capo dipartimento di Cardiochirurgia presso la torre cardiologica del Ruggi. Dopo il parere contrario del pm Licia Vivaldi, infatti, è arrivato anche il rigetto del gip Piero Indinnimeo alla revoca dell’interdittiva del divieto di esercitare la professione medica per il capo dipartimento di Cardiochirurgia come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Salerno, confermato lo stop a Enrico Coscioni: non può esercitare
Gli avvocati del cardiochirurgo avevano avanzato la richiesta di revoca in sede di interrogatorio di garanzia. Per Coscioni l’interdittiva è di 12 mesi dopo il decesso del paziente Umberto Maddolo. Durante quell’intervento, lungo e delicato, i medici avrebbero anche dimenticato nel suo cuore una garza
Il gip ha emesso ordinanze individuali per ciascun indagato ma le motivazioni sono simili. Secondo il giudice per le indagini preliminari, difatti, “l’omessa rimozione del lembo di garza è concausa della morte del paziente posto che ha concorso a provocare una severa sofferenza ischemico-necrotica del miocardio e una ischemia a carico egli arti inferiori e del distretto pelvico riscontrata dalla evidente riduzione della curva pressoria in arteria femorale destra e (a seguito di un ecodoppler eseguito in Rianimazione) da ipoafflusso ematico periferico bilaterale in prima istanza di natura cardiogena“.