Favori al consorzio Research: tra i rinviati a giudizio c’è anche l’ex pm Roberto Penna. Tra gli altri in attesa del giudizio, ci sono l’avvocatessa Gabriella Gallevi, il generale della Guardia di Finanza in pensione, Fabrizio Lisi; l’imprenditore Umberto Inverso. Sono tutti finiti ai domiciliari nel mese di febbraio. Stando a quanto hanno ricostruito i pm napoletani, sono ritenuti responsabili di aver creato un vero e proprio “sistema” fatto di soffiate e pressioni dovuto a favorire il consorzio.
Salerno, favori al consorzio Research: Roberto Penna a processo
Come scrive l’odierna edizione de Il Mattino, le accuse per Penna, Gallevi e Inverso, riguardano le ipotesi di induzione indebita, in concorso tra loro avrebbero indotto Rainone (attraverso la sorella) ad assicurare opportunità lavorative, incarichi professionali e altre utilità alla Gallevi come l’affidamento di numerosi incarichi di recupero credito da parte della Cassa edile di cui la sorella di Rainone era presidente nonché effettuare, previo sopralluogo dello stesso imprenditore, lavori di ristrutturazione presso l’abitazione dell’avvocatessa.
La corruzione
Riguardo alle ipotesi di corruzione (per atto contrario ai doveri di ufficio, per l’esercizio delle funzioni e in atti giudiziari), sempre secondo le accuse, l’Inverso quale mediatore della proposta corruttiva e dello scambio illecito, interessato alle positive sorti del consorzio.
La difesa
Per la difesa, il magistrato Penna negò le sue funzioni nel “sistema”. Dichiarò di non conoscere gli interessi sottesi del consorzio ReseArch e l’avvocatessa Gallevi (che non è stata sospesa dalla professione, avendo il consiglio distrettuale disciplinare deciso di non adottare tale misura) che, in sede di interrogatorio, contestò le accuse formulategli, fornendo tutti i chiarimenti necessari.