Un grave episodio di vandalismo ha colpito la Locomotiva delle Luci d’Artista, installazione situata in piazza Vittorio Veneto a Salerno, di fronte alla stazione ferroviaria come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
L’episodio si è verificato nella giornata del 25 novembre, simbolicamente coincidente con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un’occasione dedicata alla sensibilizzazione sul tema del rispetto di genere e alla lotta contro la violenza.
Salerno, danneggiata la Locomotiva delle Luci d’Artista
L’installazione è stata deturpata con frasi di stampo fascista, sessista, maschilista e omofobo, riportate con pennarelli neri e caratterizzate da toni offensivi e provocatori. In particolare, sono stati colpiti i cartelloni collocati sul retro della Locomotiva, pensati come strumenti di partecipazione per il pubblico.
Su uno di essi, di colore bianco, era stato scritto: “Scrivi la frase che non vuoi più sentire», corredato di numerosi post-it gialli con messaggi. L’altro cartellone riportava la frase «Donne, vita, libertà», un chiaro richiamo alle battaglie per i diritti delle donne. Entrambi sono stati vandalizzati con scritte oscene e slogan fascisti, tra cui celebrazioni al duce e messaggi misogini come «Uomo vero picchia donna”.
Tra le scritte, sono emersi riferimenti a noti casi di cronaca nera. Sono citati Filippo Turetta, imputato per il femminicidio di Giulia Cecchettin, e Massimo Bossetti, condannato per l’omicidio di Yara Gambirasio. Inoltre, è comparsa la scritta “Sarno comanda”, accompagnata dal codice postale della cittadina dell’Agro, e accenni al tifo per la squadra del Napoli, particolarmente popolare nella zona.