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Salerno, infermiera si dimette dal 118: “Stanca di aggressioni e mobbing”

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Anna Vignolo
Anna Vignolo

Una storica infermiera di Castel San Giorgi si licenzia. Questa la decisione di Anna Vignolo, in forza al Psaut di via Vernieri che nelle scorse ore sul proprio profilo Facebook ha pubblicato la lettera di dimissioni, con effetto immediato e senza preavviso, indirizzata ai vertici dell’Asl come riportato da Il Mattino.

Salerno, infermiera si licenzia con una lettera su Facebook: il caso

Sono stanca di aggressioni, mobbing, disorganizzazione e turni massacranti. Ho bisogno di riposo, abbandono il 118” scrive Anna Vignolo che ha così deciso di rinunciare al contratto a tempo indeterminato.

Il messaggio di Mario Polichetti

Il professore Mario Polichetti, primario del reparto di Gravidanza a Rischio presso il San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e sindacalista della Uil Fpl provinciale, esprime profonda preoccupazione di fronte alla decisione della storica infermiera del 118 della provincia di Salerno, Anna Vignolo, di abbandonare il servizio di emergenza territoriale.

La testimonianza di Anna Vignolo, che ha elencato motivazioni gravose come aggressioni, mobbing, disorganizzazione e turni estenuanti, per il professore Polichetti è un segnale allarmante dello stato di salute della sanità salernitana. La sua scelta coraggiosa è un grido d’allarme che non può essere ignorato.

“È imperativo che le istituzioni locali e regionali prendano seriamente in considerazione questa situazione e si impegnino con determinazione per garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per tutti gli operatori sanitari. La fuga di professionisti altamente qualificati come Anna Vignolo non può essere considerata un evento isolato, ma piuttosto un sintomo di un problema sistemico che richiede un intervento urgente e mirato”.

“Il servizio pubblico sanitario non può permettersi di perdere risorse umane di tale valore. La priorità assoluta deve essere quella di preservare e valorizzare il sistema sanitario pubblico, evitando l’impoverimento delle risorse umane a favore del settore privato. Invito le istituzioni a prendere atto di questa situazione critica e ad adottare misure concrete per affrontare le cause profonde che conducono all’esodo di personale sanitario qualificato. Solo attraverso un impegno concreto e una cooperazione efficace tra tutte le parti interessate sarà possibile garantire un futuro sostenibile per la sanità salernitana”.

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