Una prassi “illegittima” ma “non indicativa di una condotta fraudolenta” anche perché le indagini condotte dalla Procura sono state, per molti aspetti, carenti. È questo il cuore della motivazione con cui la dottoressa Lucia Casale, giudice della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, lo scorso ottobre ha chiuso con 83 assoluzioni il processo di primo grado su uno dei tronconi della maxi inchiesta sugli assenteisti del Ruggi protagonisti della bufera giudiziaria che, nel 2015, travolse l’ospedale cittadino portando a galla un presunto sistema truffaldino nell’utilizzo dei badge.
Salerno, assenteisti al Ruggi assolti
In 182 pagine il giudice ricostruisce l’intero procedimento apertosi con il rinvio a giudizio sancito dal gup nel marzo 2017 e che, snodatosi per cinque lunghissimi anni, ha decretato, seppure con la formula dubitativa, che “il fatto non sussiste”