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Salerno, violenze dei baby bulli a scuola: altre quattro vittime sentite in aula

Ricigliano scuola solo esame terza media
Immagine di repertorio
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Violenze fisiche e verbali a Salerno, ingiurie, minacce, furti di oggetti scolastici e merende, distruzione di materiale di diverso genere. Sono alcune delle accuse confermate da altri quattro ex studenti di un istituto scolastico di Torrione la settimana scorsa nell’aula della cittadella giudiziaria. Erano bambini quando hanno assistito e subito quelle angherie, era l’anno scolastico 2017-2018.

Salerno, violenze dei baby bulli a scuola: altre 4 vittime sentite in aula

Le vittime, che all’epoca erano bambini, hanno descritto le angherie subite, evidenziando che le violenze più gravi furono rivolte a un bambino figlio di un agente di polizia, la cui famiglia si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Vincenzo Rispoli.

Le maestre della scuola primaria sono accusate di maltrattamenti mediante condotte omissive, in base all’articolo 40 del codice penale, che sancisce che “non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”. Inoltre, il padre di uno dei bulli è accusato di lesioni personali aggravate, poiché non ha impedito al figlio di compiere atti di violenza.

Durante le indagini, il padre di uno dei bulli ha ammesso di avere un’ostilità nei confronti delle forze dell’ordine, dovuta alla sua professione nel settore delle spedizioni, e ha trasmesso questo astio al figlio, che ha perpetuato le violenze a scuola. La denuncia è stata presentata alla fine dell’anno scolastico, quando i genitori di una delle vittime si sono resi conto che tutti i loro tentativi di fermare le violenze erano stati vani.

Le testimonianze

Le testimonianze dei ragazzi hanno confermato che il principale bersaglio delle violenze era il figlio del poliziotto, che veniva perseguitato e picchiato per via della professione del padre. In particolare, un episodio grave descritto dai testimoni ha riguardato l’aggressione di uno dei bambini vittime abituali, che è stato colpito con una ginocchiata agli occhi e poi spinto violentemente a terra, risultando in una prognosi di due giorni.

Le udienze

Le udienze hanno visto la ricostruzione di svariati episodi di violenza, tutti accomunati dalla stessa dinamica e dallo stesso effetto di ansia e paura tra le vittime. Le indagini e le testimonianze hanno evidenziato un quadro di bullismo sistematico e protratto nel tempo, aggravato dalla complicità o dall’indifferenza delle autorità scolastiche coinvolte.

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