SARNO. Sono due le condanne e due le assoluzioni con cui si chiude in primo grado l’indagine sul club privè “Adrenalina“, in cui i carabinieri scoprirono una ragazza brasiliana costretta a prostituirsi e obbligata a subire rapporti sessuali anche con più clienti in contemporanea.
La prima delle due persone condannate è C.G. che è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di carcere con accuse che andavano dalla violenza sessuale allo sfruttamento, fino alla riduzione in schiavitù.
La seconda è, invece, G.C. , 60enne condannato 4 anni di reclusione.
Le due donne coinvolte nell’indagine sono state, invece, assolte dalle accuse nei loro confronti.
Si tratta di F.D. , la moglie di C.G. e G.I.
Tutto partì quando la vittima, una ragazza nata in Brasile, riuscì a scappare dai suoi aguzzini per denunciare tutto ai carabinieri.
Giunta in Italia con la speranza di una nuova vita, era piombata in un incubo.
La straniera era, infatti, costretta a prostituirsi non solo nel club, ma anche presso abitazioni private tra Pompei e Scafati, secondo quanto riporta il Mattino.