SCAFATI. La cocaina veniva importata dal Venezuela all’Italia, in quantità elevate, passando per la Spagna e trasportata a bordo di imbarcazioni con doppifondi appositi. L’accusa per i 3 indagati finiti in carcere (Raffaele Maurelli, Giuseppe Maurelli e Paolo Del Sole) è scaturita in seguito all’operazione denominata “Scugnizza”, per via del nome della barca a vela in cui furono sequestrati 680 kg di cocaina.
Nella mattinata di ieri, la Squadra Mobile della Questura di Napoli, supportata da personale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e del Servizio Centrale Operativo, con la collaborazione di personale dell’Unidad de Drogas Y Crimen Organizado di Madrid (Spagna), nell’ambito di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta di questo Ufficio, nei confronti di tre soggetti incensurati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione, acquisto, trasporto ed importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sud-America alla Campania, attraverso il canale spagnolo.
In particolare, sono stati sequestrati:
compendio e patrimonio aziendale relativo a 2 società di costruzioni a responsabilità limitata, una tabaccheria ed una concessionaria d’auto, tutte situate tra Scafati, Torre Annunziata e San Giuseppe Vesuviano;
6 appartamenti ubicati nei Comuni di Scafati, Montecorice (SA) e Castellammare di Stabia;
1 villa ubicata a Scafati;
5 autorimesse ubicate a Scafati e Castellammare di Stabia;
4 depositi/locali commerciali ubicati a Scafati;
9 autoveicoli e motoveicoli;
18 c/c, fondi e depositi bancari;
vari appezzamenti di terreno siti in Pollica (SA), lungo la strada che da Acciaroli conduce al centro di Pollica, all’interno di una Riserva Naturale Paesaggistica.
Foto e Video
https://www.youtube.com/watch?time_continue=31&v=Gu7iEeSB4pg