Emergono nuove intercettazioni sulla vicenda del sistema Salerno. Secondo quanto è emerso l’affidamento dei servizi alle cooperative sociali era studiato a tavolino, con gli accordi che avvenivano telefonicamente come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Sistema Salerno, le nuove intercettazioni sulle cooperative
Luca Caselli, dirigente del settore Ambiente, avrebbe organizzato le modalità di svolgimento delle gare stando a quanto è emerso dalle intercettazioni che sono state discusse dinanzi al collegio della seconda sezione penale nella giornata di ieri, lunedì 6 febbraio.
Al centro delle intercettazioni c’è la figura dell’ingegnere Caselli, indagato nell’inchiesta relativa alle cooperative. Nel corso dell’udienza è stato ascoltato anche Rosario D’Ecclesia, vicecommissario in servizio presso la Squadra mobile di Salerno, e delegato ad una parte delle indagini.
L’intercettazione
La chiamata intercettata risale al 13 dicembre del 2019, quando Caselli chiama Vittorio Zoccola:
“Ti ricordo che ho bisogno di… diciamo, a fine contratto per la proroga di quel ragionamento sulla parte sociale. Non è che devono fare… Non è che devono fare niente di che, in virtù del fatto che siamo vicini al termine di quello là, in virtù di qualsiasi provvedimento prendiate. Ma anche prendendo pure lo spunto dal fatto che una di quelle là è stata sciolta. Non ti dimenticare eh! Io guardo a loro, ma penso a voi“.
Stando a quanto ricostruito, dunque, al centro della telefonata c’era la necessità di rivedere l’aspetto “sociale” relativo all’organizzazione del lavoro, con tanto di inserimento di lavoratori in condizioni svantaggiate al fine di partecipare alla gara d’appalto. Anche perché, nel frattempo, si era liberata una casella con lo scioglimento della coop Le Alghe.
L’erba sporca
Dalle intercettazioni, inoltre, è emerso che i responsabili dell’impianto di compostaggio non ritenevano “pulita” l’erba tagliata dalle cooperative sociali. Un altro dettaglio che emerge da una chiamata tra Vittorio Zoccola e Luca Caselli. “Facciamo 20-30 sacchi al giorno” dice Zoccola, riferendosi alla zona di Giovi e Mariconda. L’imprenditore chiedeva al dirigente un intervento: “Prima dicevano perché ci stavano le carte dentro mo’ ci sto facendo fare una pulizia capillare niente, nemmeno un capello ci sta dentro“.
Caselli gli risponde: “Eh è un po’ allora, quello loro dovrebbero prendere, in effetti, le ramaglie quelle che sono hai capito? Non proprio la roba del taglio dell’erba, però io gli dissi a suo tempo qualche come si chiama? Qualche presidente fa, come si suol dire, gli dissi: lo mettete lì, quando arrivano le ramaglie, le mettete tutte quante insieme. Allora, posso dirti una cosa? Visto che oramai mi sfugge un po’ la situazione cioè, mi sfugge fino a che poi non torneranno a Canossa, come si suol dire, perché tanto quando avranno il primo problema, da me tornano. Vabbè, però adesso comanda un po’ questo Ferraro, questo nuovo che è arrivato, siccome stava con quel giovanotto con quel Vincenzo Luciani a Salerno Sistemi prima, allora vedo che stanno molto insieme, tu questa lamentela falla arrivare a questo qui al giovane. Dici: Scusate, noi come dobbiamo fare? Sennò ve li lasciamo in mezzo alla via e tutto il resto. E vediamo se te lo risolvono. Tanto poi sono sicuro che chiederanno a me come si fa“.