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Spari contro un gruppo di giovani nella yogurteria a Sarno: in due finiscono ai domiciliari

Benevento donna picchiata marito carabinieri
Immagine di repertorio
Benevento donna picchiata marito carabinieri
Spari contro un gruppo di ragazzi nella yogurteria in via Prolungamento MatteottiSarno: due indagati finiscono agli arresti domiciliari. I fatti sono avvenuti alla fine dello scorso mese di febbraio. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Spari nella yogurteria a Sarno: arresti domiciliari per due indagati

Un gruppo di giovani che stava trascorrendo la serata vicino a una yogurteria è stato preso di mira da colpi di arma da fuoco: due persone sono state poste agli arresti domiciliari. L’indagine, condotta dai carabinieri della stazione di Sarno insieme al gruppo territoriale, è legata a un episodio avvenuto alla fine di febbraio in via Prolungamento Matteotti. Quella sera, un commando di un numero imprecisato di individui – probabilmente tre – ha sparato in aria a scopo intimidatorio dall’interno di un’auto, cercando poi di avvicinarsi a un gruppo di ragazzi all’interno di un chiosco a Sarno. L’incidente è avvenuto intorno alle 22 di un lunedì.

L’arresto

Due giovani, entrambi sotto i 30 anni, sono stati posti agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. I due, residenti a Striano e Poggiomarino, erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti. Fortunatamente, quella sera non ci sono stati feriti. Gli indagati compariranno nelle prossime ore davanti al Gip del Tribunale di Nocera per l’interrogatorio, in seguito a un’ordinanza, accusati di detenzione illegale di arma da fuoco e di spari in luogo pubblico. L’identificazione di questi due potenziali autori è avvenuta grazie a una serie di attività tecniche, tra cui l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e la verifica dei tabulati telefonici, mentre le indagini continuano per accertare il possibile coinvolgimento di altre persone.

Le ipotesi

Rimane da chiarire il contesto del raid armato. Non si esclude alcuna possibilità, inclusa quella legata allo spaccio di droga. Alcuni dei potenziali obiettivi dei due indagati avevano precedenti per reati legati alla droga, il che fa pensare a un possibile regolamento di conti connesso a questioni di stupefacenti. Chi si trovava all’interno del chiosco quella sera riuscì a scappare. Nei minuti successivi all’arrivo dei carabinieri, le potenziali vittime furono rapidamente identificate. Infatti, numerose segnalazioni furono fatte agli inquirenti da residenti e cittadini che avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine a causa dei ripetuti colpi d’arma da fuoco. Le motivazioni dell’agguato potrebbero anche essere riconducibili a questioni di natura privata o a contesti criminali specifici che coinvolgono più aree.

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