Il Tartufo Bianchetto di Pineta Costiera ottiene il marchio PAT: “Un grande riconoscimento che dà la giusta importanza a un tartufo di cui la Campania è uno dei maggiori produttori nazionali”. Lo riporta Stile TV.
Tartufo bianchetto di Pineta Costiera ottiene il marchio PAT
Il Tartufo bianchetto di Pineta Costiera, il “Tuber Borchii Vittadini”, entra ufficialmente nell’Elenco Nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali e da oggi porterà il marchio PAT. Fondamentale si è rivelato il contributo delle Associazioni che hanno lavorato con caparbietà affinché le aree pinetate del salernitano e del casertano fossero rivalutate.
“Un grande riconoscimento”
Iuorio Noemi, presidente di Asso Tartufai Campania ha commentato il grande traguardo raggiunto: “Un grande riconoscimento che dà la giusta importanza a un tartufo, di cui la Campania è uno dei maggiori produttori nazionali. Il Tartufo bianchetto delle pinete costiere, è stato inserito nell’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali ai sensi dell’articolo 12, comma 1, della legge 12 dicembre 2016, n. 238. Si tratta di un prodotto che valorizza l’area costiera Campana, ponendo le basi per un nuovo sviluppo turistico -enogastronomico. La fascia pinetata campana nasce tra gli anni 50′ e 60′ ed è costituita soprattutto da conifere per la maggior parte Pino marittimo, Pinus pinaster Aiton. Nel corso degli anni questa pineta ha mostrato di offrire oltre all’azione frangivento, motivo dell’impianto, altri servizi ecosistemici come quello di produrre tartufi, nello specifico il Tuber borchii”.
“Nel corso degli ultimi decenni, però, la fascia costiera Salernitana, (ma anche quella Casertana), è stata letteralmente prese d’assalto da cavatori che utilizzando pratiche errate hanno distrutto notevolmente gli habitat presenti, e a questo si associa la mancata gestione della pineta, lasciata a se stessa! L’invecchiamento della pineta è un’altra variabile da non sottovalutare, è necessaria, pertanto, rinnovare la pineta con la piantumazione di nuovi alberi. Negli ultimi anni, Asso Tartufai Campania, si è battuta, per la fascia pineta, soprattutto, quella ebolitana, richiedendo supporto nei controlli da parte delle forze dell’ordine e con l’aiuto di associazioni di vigilanza ambientale, che hanno stretto una forte sinergia con l’ Ente Riserve Naturali Foce Sele – Tanagro – Monte Eremita – Marzano, come Accademia Kronos, hanno permesso quantomeno un non peggioramento della situazione, ma ciò non è sufficiente. La Regione Campania, ha un ruolo centrale, in quanto già, si è protagonista di eventi di valorizzazione e promozione del tartufo bianchetto di pineta negli anni, ma soprattutto sostiene con forza un progetto di recupero delle aree maggiormente danneggiate. Un grazie per l’impegno profuso e per il continuo sostegno va ai funzionari regionali: dott Pasquale Santalucia, dott.ssa Agnese Rinaldi e dott. Luca Branca“, ha concluso