Traffico illecito di rifiuti: operazione dei Carabinieri tra le province di Salerno, Napoli e Caserta. Arrestate 14 persone, accusate di traffico illecito di rifiuti speciali e gestione di discariche abusive
Traffico illecito di rifiuti tra le province di Salerno, Napoli e Caserta
Nelle prime ore di questa mattina, nelle province di Salerno, Napoli e Caserta, i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno con il supporto dei reparti territoriali competenti, hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Salerno, nei confronti di 14 soggetti, ritenuti responsabili di“traffico illecito di rifiuti speciali con la costituzione e gestione di svariate discariche abusive”.
I dettagli dell’operazione
La complessa e articolata attività investigativa, nata da unasemplice segnalazione ai Carabinieri e proseguita attraverso una imponente attività di intercettazione telefonica e servizi di osservazione e controllo del territorio, ha consentito di individuare una fittissima rete criminale operante nei Comuni di Serre, Altavilla Silentina, Castel San Giorgio, Sant’Egidio del Monte Albino, Angri, Scafati, Mercato San Severino, Torre Annunziata (NA), Boscoreale (NA), Castellammare di Stabia (NA) e Maddaloni (CE), dedita alla commissione dei gravi delitti contestati. Il sodalizio erapromosso e diretto da Romagnuolo Antonio, il quale si avvaleva di Acampora Michele, quale procacciatore ed intermediario, Arietta Vito, Ruscinito Giulio, Capuano Rocco e altri quali autisti, nonché Romagnuolo Gaetano, Mainardi Giuseppe ed altri, quali proprietari di aziende agricole, terreni e mezzi, compiacenti ed attivamente partecipi. Cosi organizzati, privi di qualsivoglia autorizzazione al trasporto e/o smaltimento, trafficavano illecitamente rifiuti per lo più speciali -prelevati con mezzi di trasporto non autorizzati presso imprese produttrici del settore “gestione rifiuti speciali”, “spurgo pozzi neri”, “conserviero” e “conciario”a fronte di un compenso tra i 1.000 ed i 3.000 euro a carico -consuccessivo sversamento e tombamento nei terreni agricoli e in zone sottoposte a vincoli e riserva naturale, che diventavano discariche abusive tossiche e pericolose. I consolidati elementi indiziari raccolti a carico degli indagati hanno permesso di documentarnela totale assenza di scrupoli nel condurre il traffico illecito di rifiuti, agendo in totale dispregio delle norme di tutela ambientale e del territorio, per uniche finalità di profitto, volte al considerevole risparmio dei costi aziendalirispetto al loro smaltimento legale. L’organizzazione delittuosa è risultata particolarmente pericolosa per avere, come detto, piena disponibilità di terreni ed aziendedi proprietà degli indagati e di società da essi stessi 2 amministrate e gestite, i cui fondi sono stati trasformati stabilmente in discariche dannosissime per le ripercussioni sull’ambientee con alterazioni incalcolabili (e forse irreparabili) per l’eco-sistema.
L’operazione di oggi, che haanche condotto al sequestrodi tre aziende, rispettivamente ubicate in Sant’Egidio del Monte Albino, Castellamare di Stabia (NA) e Scafati, 6 autocarri, 1 mezzo agricolo ed 1 escavatore utilizzato per il tombamento dei rifiuti, oltre 25.000 mq. di terreniadibiti a discarica abusiva, nonché di svelato e quantificato un fatturato totale di circa un milione di euro,dimostra ancora una volta l’altissimo livello di attenzione che la Procura della Repubblica di Salerno e l’Arma dei Carabinieri riservano alla tutela dell’ambiente, del territorio, e, più in generale, della salute dell’uomo.