SALERNO. Riceviamo e pubblichiamo una nota del presidente di Federnautica Salerno, Davide Di Stefano: “Siamo alla vigilia della stagione nautica e le cronache portano all’attenzione della collettività il diporto.Non entriamo nel merito delle indagini che è giusto seguano il loro corso. Se ci sono delle anomalie amministrative vanno sanzionate. Dal canto nostro come Federnautica Salerno forniremo ai nostri associati tutto il supporto che sarà necessario per chiarire le rispettive posizioni e risolvere le problematiche tecnico-giuridiche sia dal punto di vista formale che sostanziale.
L’aspetto che più pare preoccupante è invece quello che riguarda una visione complessiva delle politiche legate al turismo nautico. Perché è di questo che stiamo parlando, di una incapacità di delineare azioni sinergiche che consentano al territorio di crescere.
Che esista un problema di convivenza del diporto all’interno del porto commerciale è un dato di fatto. Se ne discute da anni, ma la tematica ha avuto una accelerazione negli ultimi tre anni, con gli importanti interventi di riorganizzazione delle aree interne al porto commerciale e la contemporanea apertura del Marina d’Arechi. È pur vero però che ogni azione, per essere costruttiva, deve necessariamente rappresentare il problema ma al tempo stesso fornire soluzioni concrete che tengano conto degli interessi di tutti.
Purtroppo dobbiamo constatare che la mancanza di una strategia organica che veda lavorare in sinergia tutti gli attori istituzionali e privati di questa vicenda, sta facendo si che l’efficienza dell’Autorità Portuale nel dare esecuzione ai progetti di rifunzionalizzazione del porto commerciale si scontri con una non altrettanto celere azione di riorganizzazione degli spazi da destinare al diporto.
Ampliamento del Masuccio Salernitano, Porto di Pastena, Santa Teresa, Capitolo San Matteo, sono tutti interventi al palo. Eppure riteniamo che soluzioni ragionevoli si possano trovare. Le stesse recenti proposte del Presidente dell’Autorità Portuale sono sicuramente interessanti, a condizione che se ne traccino le linee di fattibilità.
Crediamo che sia giunto il momento di convocare tutti i soggetti interessati intorno ad un tavolo per fare chiarezza su interventi, tempi e risorse per dare risposte a questo problema, la cui soluzione sta diventando sempre più urgente. Non darle significa determinare un immediato e rilevante danno economico, diretto ed indiretto, al territorio in termini di possibilità di sviluppo di una economia che a dispetto della crisi, esiste e resiste.
In un momento storico caratterizzato da un allontanamento della società civile dalle istituzioni e dalla Politica in special modo, forse è giusto fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per favorire un dialogo costruttivo, svolgendo una funzione di raccordo che rafforzi la credibilità e la solidità delle Istituzioni stesse in un’ottica di fattiva collaborazione con il precipuo obiettivo di tutelare la libertà d’impresa.
Comune di Salerno, Autorità Portuale, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e operatori economici devono confrontarsi lealmente e concretamente sul da farsi, perché di inerzia si muore.
È nostra intenzione convocare al più presto un tavolo di confronto su questi temi al quale inviteremo tutti i soggetti interessati, con l’obiettivo di mettere a fuoco tutte le problematiche che affliggono il nostro settore, in maniera trasparente e con l’intento di dialogare costruttivamente per dare operatività immediata alle soluzioni che, ne siamo certi, si riusciranno ad individuare”.
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