Prestiti a tassi usurai ai piccoli imprenditori, il più delle volte titolari di esercizi commerciali, che cercavano di superare temporanee crisi di liquidità: finisce in manette l’affiliato alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, Marandino Giovanni, alias “Ninuccio”. Come riporta Il Mattino, Altre sei persone sono indagate in stato di libertà.
Usura, in manette Marandino
I Marandino, padre e figlio, sono accusati di usura e di esercizio abusivo di attività finanziaria. Dalle indagini del Gico del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria sono emersi, in effetti, elementi probatori di continui prestiti ad usura.
Interessi di 200 euro mensili su mille
Gli interessi erano di 200 euro mensili per ciascun prestito da mille. I dettagli sono emersi da un discorso intercettato. Nell’arco di un anno, sono stati concessi 100mila euro di finanziamenti a fronte dei quali ammontano a 90mila euro gli interessi incassati.
Gli indagati
Sono indagati in stato di libertà:
- Ada Di Agostino
- Nicola Polito
- Marianna Polito
- Paolo Aprano
- Ciro Acciaio
- Giovanni Scorziello
Polito avrebbe avuto ricoperto il ruolo di factotum incaricato di fornire materiale e intermediare con i clienti mentre la Di Agostino avrebbe riscosso il denaro dovuto. Aprano finanziava e faceva da intermediario. Marianna Polito, Acciaio Scorziello, nascondevano l’origine illecita di alcuni assegni.
Il video