Una serata in discoteca, un bacio fra due uomini e il buttafuori che si intromette per separarli. Michele Ciavarella è un ragazzo pugliese ed è stato suo malgrado protagonista di un episodio omotransfobico in un locale del Golfo di Polcastro. Il giovane ha raccontato quanto gli è accaduto su Facebook.
Coppia gay si abbraccia in un locale: il buttafuori li separa
“Questo post è uno sfogo. Senti di aver fatto tanti passi avanti, ti senti libero ma spesso la realtà viene a darti uno schiaffo”. “Due giorni fa – raccontano- eravamo a una serata all’aperto a Policastro e un bodyguard ci ha separato mentre ci baciavamo. Nessuno schiaffo. Un corpo che si è intromesso nella nostra intimità, brutalmente. A niente è servito dirgli che siamo congiunti, che viviamo insieme. Dovevamo stare distanti. Mentre decine di altre coppie si abbracciavano indisturbate. Siamo andati a parlare con i responsabili della serata che ci hanno fatto rimbalzare da un nome a un altro. Allora siamo andati a raccontare tutto al dj e gli abbiamo chiesto di lanciare un messaggio sul rispetto dell’amore”.
Lui ci ha risposto con un cenno della mano: andatevene. Siamo usciti dal lido, eravamo incazzati, stremati e disgustati a tal punto che abbiamo vomitato entrambi. Ci siamo retti la fronte a vicenda. Poi ci siamo messi a guardare il mare. È arrivata l’alba. E tutto è sembrato più sopportabile. Perché? Forse perché il sole sorge per tutti, anche per noi. Una cosa voglio dire. Mentre tutti urlano che la legge contro l’omobitransfobia è un reato, io dico che questa legge per noi è uno strumento di libertà, di dignità, di difesa contro i milioni di atti quotidiani di coloro che si sentono in diritto di dirci che non possiamo essere chi siamo. Tutto qui. Semplicemente. Buona estate”.