Cronaca Salerno, Salerno

Epifania culturale, boom di visitatori agli scavi di Capaccio Paestum: i dati

20140702_scavi_paestum

Coloro che hanno scelto di dedicare il weekend dell’Epifania all’arte e alla riscoperta del territorio hanno premiato i siti archeologici e i musei: boom di visitatori agli scavi di Capaccio Paestum.  Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Epifania culturale, boom di visitatori agli scavi di Capaccio Paestum

Coloro che hanno scelto di dedicare il weekend dell’Epifania all’arte e alla riscoperta del territorio hanno premiato i siti archeologici e i musei. Come ogni anno, il Parco archeologico di Paestum e Velia ha registrato i numeri più significativi. Tra il 4 e il 6 gennaio, oltre 3600 visitatori hanno passeggiato tra i templi di Paestum, mentre 185 hanno visitato Velia nello stesso intervallo di tempo. La giornata di maggiore affluenza è stata domenica 5, quando l’ingresso era gratuito. In questa occasione, la direttrice Tiziana D’Angelo ha organizzato un tour per scoprire i tesori nascosti nei depositi sotterranei del museo, insieme a attività didattiche dedicate ai viaggiatori del grand tour, riscoprendo la storia di Posidonia.

È stata aperta al pubblico la nuova sezione del museo dedicata all’archeologo Mario Torelli, che illustra le fasi della storia della città romana fino al Medioevo. Anche a Velia sono stati organizzati percorsi archeo-paesaggistici lungo le terrazze sacre, insieme a attività didattiche per scoprire le divinità, la maestosa torre angioina, il tempio di Athena e la terrazza di Poseidone. Tra le novità, spicca l’apertura straordinaria degli appartamenti di Villa Guariglia, situata a Raito di Vietri sul Mare.

Nel 1977, è stata l’occasione per combinare la visita al Museo delle ceramiche con i locali che un tempo costituivano la residenza di Raffaele Guariglia, una figura di spicco della diplomazia italiana e ministro degli Esteri durante il governo Badoglio. Salernitani e turisti, inclusi alcuni stranieri, sono stati suddivisi in gruppi di quindici persone e hanno avuto l’opportunità di essere guidati attraverso quadri, stampe, ceramiche e pubblicazioni d’epoca, che testimoniano il profondo legame di Guariglia con il territorio salernitano. L’evento ha registrato il tutto esaurito per l’amministrazione provinciale, attirando molti visitatori desiderosi di ammirare le stanze che nel 1944 accolsero persino Vittorio Emanuele III.

Le scelte

Tra i luoghi gestiti da Palazzo Sant’Agostino, il Museo archeologico della Lucania occidentale di Padula si è rivelato il più popolare, attirando 600 visitatori dal 4 al 6 gennaio. La mostra offre un viaggio attraverso un periodo di sedici secoli, dal X secolo a.C. al VI secolo d.C., con un’eccezionale collezione di 1500 tombe, per lo più provenienti da Sala Consilina e Padula. Subito dopo, il Castello di Arechi ha accolto circa cinquecento appassionati nei giorni 4 e 5 gennaio. Tuttavia, non sono mancate le critiche riguardo all’assenza di navette e di una segnaletica adeguata per coloro che desideravano combinare la visita con un percorso di trekking, oltre alla mancanza di un punto di ristoro.

Centosei persone hanno visitato il Museo archeologico provinciale di via San Benedetto, mentre 66 hanno scelto la pinacoteca provinciale di via Mercanti. Solo otto visitatori, invece, si sono recati al Museo archeologico di Nocera Inferiore e alla Raap di Nocera Superiore, che si trovano in fondo alla classifica. Due persone hanno visitato domenica l’area archeologica di Fratte, che era rimasta chiusa dal 24 dicembre al 3 gennaio a causa della mancanza di personale. Questa decisione, sebbene necessaria, non ha soddisfatto i turisti, che hanno anche segnalato la chiusura dei Giardini della Minerva, attualmente in fase di ristrutturazione dopo l’acquisizione dell’ultimo terrazzamento. Si prevede che questi giardini possano riaprire in primavera, a patto che i lavori procedano senza intoppi, accogliendo così salernitani e visitatori stranieri, appassionati e studiosi.

Secondo Francesco Morra, consigliere provinciale delegato alla Cultura, «si tratta di un impegno notevole, soprattutto considerando la mancanza di personale che stiamo affrontando. Tuttavia, il nostro patrimonio culturale è un elemento di attrazione fondamentale, poiché la cultura è uno dei principali motori del turismo, specialmente in un territorio ricco come il nostro, sia dal punto di vista storico-artistico che paesaggistico. Pertanto, nonostante le difficoltà, non possiamo esimerci da questa sfida ambiziosa, soprattutto dopo l’apertura dell’aeroporto, che sta registrando numeri molto significativi. Sono convinto che anche i prossimi mesi saranno cruciali e ci porteranno grandi soddisfazioni, a patto che riusciamo a lavorare in modo efficace, migliorando l’offerta e i servizi».

Capaccio PaestumEpifania