Cronaca

Fase 2, Salvini attacca Conte: “Pronti a scendere in piazza con le mascherine”

Matteo Salvini attacca Giuseppe Conte dopo la divulgazione delle linee guida della fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il leader della Lega ha criticato duramente le scelte del governo, annunciando una protesta organizzata.

Salvini attacca Conte sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus

In diretta Facebook, Salvini ha annunciato: “Tantissimi cittadini ci chiedono di organizzarci, non solo in Rete, per farci vedere e sentire. Sicuri, con le mascherine, a distanza, pacifici e determinati, noi siamo pronti. Oltre al virus, fame e mancanza di libertà? Non lo possiamo permettere. Prima di tutto, l’Italia e gli Italiani. Se ci sarà bisogno di uscire di casa per riprenderci la nostra libertà lo faremo.

Abbiamo ascoltato, abbiamo collaborato, abbiamo suggerito, abbiamo criticato educatamente, ora basta, dopo 47 giorni di reclusione, possiamo dire, a nome di milioni di italiani, basta. Fateci uscire, fateci guadagnare, fateci lavorare, fateci tornare a fare una vita”.

Salvini contro le autocertificazioni

“Abbiamo capito che ancora questa settimana occorrono le autocertificazioni e ancora per tutta l’altra settimana, basta, non se ne può più, ci costringono ad andare in giro ancora con la 24ore, con le autocertificazioni. Il governo si deve fidare degli italiani, vorrei tornare a guadagnare, tornare a lavorare, tornare a sperare, stasera ci aspettavamo di più e di meglio onestamente.

In mezza Europa, intorno a noi riaprono. In Italia invece chiusi, chiusi, chiusi. C’è qualcosa che non torna, non sono un complottista, ma c’è qualcosa che non mi torna. Forse qualcuno sta sentendo altri e non il popolo italiano. Noi abbiamo voglia di tornare a uscire, incontrare, lavorare, guadagnare, che non è un brutta parola”.

Sulle chiese chiuse

“I vescovi sono usciti reclamando libertà di culto, assolutamente condivisibile». on un’aggiunta: «In Italia ci sono 8 mila oratori, quelli che possono garantire distanze, sicurezza, mascherine, possono riaprire le porte a bimbi e bimbe, aiutando i genitori che devono lavorare con le scuole chiuse? Riaprire centri estivi, campi scout, parrocchie e oratori, che non vedono l’ora di dare una mano agli italiani in difficoltà”.


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