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Salvini a Lampedusa contro Lamorgese: “Spero che un leghista arrivi al Viminale”

Attacco alla ministra Lamorgese: "Vuole nascondere il problema migranti"

Matteo Salvini, appena atterrato a Lampedusa, viene accolto con fischi. Il leader si dirige presso l’hotspot dell’isola e accusa la Lamorgese di aver fatto sparire i migranti. All’aeroporto dell’isola, ad attenderlo ci sono solo l’eurodeputata Annalisa Tardino, il vicesindaco Attilio Lucia, poliziotti dell’ampio dispositivo di sicurezza e giornalisti.

Salvini a Lampedusa, la visita all’hotspot

Dopo la riunione con il sindaco Filippo Mannino, il leader della Lega si dirige presso l’hotspot dell’isola. Nelle ultime ore, due barchini sono stati intercettati al largo dell’isola e come sempre accompagnati prima al molo Favaloro, poi al centro di contrada Imbriacola, assai meno sotto pressione dopo i trasferimenti effettuati fra ieri e oggi.

In tutto oggi non sono più di 550 gli ospiti del centro. “Il ministro Lamorgese vuole nascondere il problema” ha tuonato Salvini, con molti dei suoi a fargli eco.

L’autocandidatura al Viminale

Salvini punta al Ministero dell’Interno, posizione frenata prima da Giorgia Meloni e poi da Antonio Tajani. Ma il leader del Carroccio da Lampedusa ci riprova. “Conto che al Viminale ci sia un uomo o una donna della Lega, perché i decreti sicurezza li abbiamo scritti noi”, dice.

Le ipotesi e le richieste di Salvini

Sul successo elettorale della Lega ci scommette, ma non azzarda percentuali. “Non ho la sfera di cristallo”, prova a sottrarsi, per poi si lasciarsi strappare “penso che il centrodestra avrà una buona maggioranza sia alla Camera che al Senato e che nel centrodestra la Lega sarà quella che avrà l’affermazione più grande“. Nel caso, “a me l’onore e l’onere di indicare il premier”. E rilancia: “ho chiesto che per trasparenza siano indicati prima delle elezioni il ministro dell’Economia, il ministro degli Esteri, il ministro della Giustizia”.

Le elezioni per il nuovo governatore

Dopo le dimissioni di Musumeci, Salvini torna a parlare di Sicilia e del nome del candidato governatore, nodo del contendere soprattutto con Fdi. “Sceglierò presto il nome” afferma, per poi comunicare “Ho fatto stamattina una riunione a Catania, le liste della Lega sono già pronte. Probabilmente, e questa è la cosa bella, non saranno soltanto liste della Lega, ma sotto le nostre bandiere correranno forze ed energie diverse, culture e politiche diverse“.

Salvini contro le ong e l’Europa

A Lampedusa, Salvini torna a parlare di sicurezza. “Approfitto di questa occasione per invitare tutti coloro che potranno farsi qualche giorno di vacanza quest’estate a venire a Lampedusa che è una terra stupenda, accogliente. Non c’è nessun problema di ordine pubblico, di sicurezza o di Covid” si affretta forse non a caso a dire Salvini dopo la rapida chiacchierata in Comune.

Salvini era pronto per contestare l’enorme presenza di migranti, ma al suo arrivo l’hotspot non era stracolmo come prevedeva. Quindi, il leader ha attaccato le ong “che fanno quattrini“, il blocco degli arrivi “contro i trafficanti di uomini“, Lampedusa “campo profughi d’Europa”.

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